Dove lo sci diventa fiaba

Inizio stagione con un successo di folla travolgente sul comprensorio aperto quasi nella sua totalità Inizio stagione con un successo di folla travolgente sul comprensorio aperto quasi nella sua totalità Dove lo sci diventa fiaba Magiche vacanze sotto il Cervino Quando l'abitudine ai record diventa una costante, esistono poi ben poche occasioni per stupirsi. Eppure Breuil Cervinia non smette di meravigliare per il successo, meritatissimo, che ottiene fra gli sciatori. Nel «ponte» dei Santi si dovette addirittura sospendere la vendita dei biglietti, tale era la folla che premeva alle casse; domenica scorsa frequentarono le piste all'ombra del Cervino circa ottomila persone e nei giorni feriali sono almeno 1500 gli sciatori che salgono quassù (una cifra che negli anni scorsi si registrava nel pieno della stagione, non in un periodo ancora «morto» come questo). Il successo di questo primo scorcio d'inveno '93-'94 è tale che già si sono anticipati servizi come le navette e l'apertura di alcuni parcheggi che solitamente entravano in funzione soltanto a Sant'Ambrogio; dallo scorso weekend il comprensorio è aperto quasi nella sua totalità, esclusi gli impianti bassi del Cretaz e le seggiovie di Cieloalto e Lago Blu nella zona Carosello. Già, perché se la neve naturale è abbondante soltanto dai 2600 metri di Pian Maison in poi, si giunge ugualmente in paese (e quale altra località del mondo offre in questo periodo 1500 metri di dislivello di discesa?) lungo il Ventina, servito da un poderoso impianto di innevamento programmato. Logico che in una situazione così idilliaca, al di là dei turisti, gli atleti abbiano scelto Breuil Cervinia come base di allenamento, specie per le discipline veloci: gli «uominijet» e le ragazze della discesa svizzeri, italiani, cileni e argentini nei giorni scorsi hanno rifinito la preparazione per la Coppa del Mondo (anche le Nazionali «minori» sono particolarmente agguerrite pensando all'appuntamento olimpico del prossimo febbraio in Norvegia) e naturalmente i nostri fondisti non sono rimasti in secondo piano. Le squadre azzurre che in pochi anni hanno saputo collocarsi ai vertici mondiali, hanno trovato a Pian Maison e ai Laghi di Cime Bianche due piste le cui quote, così insolitamente elevate, saranno una benefica provvista di energie per l'inverno: d'altra parte Stefania Belmondo è anche madrina di «Azzurrissimo» e mantiene con questa valle rapporti di affetto, ricambiati caldamente per la sua bravura e la sua simpatia. E' indubbio che Breuil Cervinia abbia ricevuto da un benevolo Dio delle montagne tutto quanto una stazione turistica può sognare: le pareti del Cervino e delle Grandes Murailles che, a due passi dal paese, si perdono nel cielo sono un viatico che fa sognare anche il viaggiatore più disincantato; la vastità del comprensorio sciistico è «spaventosa» e diventa senza confronti grazie ai collegamenti con Valtournen- che e con la svizzera Zermatt; centinaia di chilometri di piste larghe e curate come raramente è dato vedere, dislivelli che, dal Piccolo Cervino a Valtournenche, possono anche superare i duemila metri. Eppure le pur felici caratte¬ ristiche di base possono bastare ad assicurare il successo, ma non sempre a mantenerlo. E Breuil Cervinia, a differenza di altre* «reginer» delle Alpi che vivono una fase un po' sonnacchiosa, negli ultimi sette anni ha saputo rinnovarsi total¬ mente proponendosi con un'offerta di sport e di vacanza quasi unica e adatta a ogni tipo di clientela. Certo, c'è chi sale quassù con spirito puramente contemplativo per bearsi dei grandi monti intorno; c'è chi apprezza la vacanza in un paese dotato di piacevoli infrastrutture, ma la grande massa vuole sciare bene, sciare tanto, sciare in sicurezza e possibilmente per dodici mesi l'anno. E a Cervinia tutto ciò e possibile specie per la rete di impianti di risalita che qui in breve tempo ha radicalmente trasformato l'approccio allo sci. Dalla telecabina a sei posti per Pian Maison (costruita cinquantanni dopo la prima gloriosa funivia del 1936) alla «dodici posti» per i Laghi di Cime Bianche, alla seggiovia del Goillet per un più facile collegamento con Valtournenche, a tante nuove seggiovie al posto degli skilifts fino alla megafunivia da Cime Bianche Laghi a Plateau Rosa (1400 persone orarie di portata, velocità di quasi 40 chilometri all'ora) che ha fatto apprezzare la pista del Ventina a chi non la conosceva bene. Sono state realizzazioni innovative e coraggiose che hanno decretato un favore mai visto prima. E, siatene certi, nei prossimi anni Breuil Cervinia non farà mancare altre novità.

Persone citate: Breuil Cervinia, Cretaz, Stefania Belmondo

Luoghi citati: Breuil, Norvegia, Pian Maison, Valtournenche