Finita la lunga fuga dell'ex padrone di Nizza

Finita la lunga fuga dell'ex padrone di Nizza E' stato uno dei boss politici della Costa Azzurra, era ricercato da 3 anni per corruzione e frode Finita la lunga fuga dell'ex padrone di Nizza L'ex sindaco Medecin arrestato in Uruguay, sarà presto estradato PARIGI. L'ex sindaco di Nizza, Jacques Medecin, 65 anni, è stato arrestato ieri nella sua casa di Punta del Este. Medecin era fuggito in Uruguay tre anni or sono dopo un mandato di arresto spiccato dalla giustizia francese per corruzione e frode fiscale. L'ex sindaco verrà probabilmente estradato verso la Francia nelle prossime settimane. L'indicazione - confermata dalle autorità del paese sudamericano ha suscitato scalpore a Parigi e a Nizza perché non esiste un accordo di estradizione tra Parigi e Montevideo. Medecin risiedeva a Punta del Este, una delle più esclusive città balneari della costa uruguayana, in una grande villa a 200 metri dal mare, e regolarmente lanciava sfide alle autorità francesi, sicuro della sua impunità. Medecin ha per esempio concesso una lunga intervista all'elegante settimanale di destra «Figaro Magazine», facendosi fotografare davanti alla sua villa «Isla Santiago» e commentando la vita politica francese. In un trafiletto, il settimanale affermava tra l'altro che l'ex sindaco «è riuscito a coltivare le erbe necessarie alla vera cucina della sua città natale, ma sente la mancanza dell'aneto fresco». Medecin è stato sindaco di Nizza per 24 anni ed è fuggito in Uruguay nell'autunno 1990, quando la giustizia ha iniziato ad interessarsi al suo caso. L'ex sindaco, che è stato sottosegretario sotto Valéry Giscard d'Estaing, è stato condannato ad un anno di carcere per concussione e per frode fiscale per svariati miliardi. Medecin, considerato un vero e proprio «boss mafioso» dall'opposizione di sinistra, è stato membro di tutti i partiti della destra francese, ed ha ora posizioni vicine al «Fronte naziona¬ le» di Jean-Marie Le Pen. Dal suo esilio sudamericano, ha sempre dichiarato di essere innocente e di essere perseguitato dai socialisti - che hanno governato il Paese fino al marzo scorso - ma sono stati i suoi ex amici della destra neogllista ad aver fatto pressione su Montevideo per ottenerne l'estradizione. Intervistato la scorsa settimana dall'agenzia «France-Presse», Medecin ha detto «di non temere nulla» in Uruguay, «la mia seconda patria» anche se il suo incubo era di «sbarcare all'aeroporto di Nizza con le manette, tra due gendarmi, filmato dalle telecamere». Appena giunto in Uruguay, Medecin ha venduto magliette all'ingrosso, e ora aveva l'intenzione di occuparsi di compravendite immobiliari. [Ansa] Jacques Medecin