Torna il maniaco che tira alle auto

Pietroni da un viadotto sulla Torino-Caselle Pietroni da un viadotto sulla Torino-Caselle Torna il maniaco che tira alle auto «Un pietrone grosso così: pesava almeno sette o otto chili. Ha sfondato il cofano della Fiesta, spaccando il radiatore. Due milioni c mezzo di danni, ma poteva ucciderci». E' il racconto di Massimo Caveglia, 29 anni, via Cena 12 a Caselle, vittima dell'ultimo assalto del «maniaco della tangenziale». Racconta quanto è accaduto alcune sere fa sul raccordo Torino - Caselle. Alle 22 Pier Franco Vaula era al volante di una Fiesta diretta a Torino. «Io - dice Massimo Caveglia - ero seduto al suo fianco». Pier Franco Vaula, anch'egli di 29 anni, abita a Caselle, in via Madonnina 2. «Viaggiavamo a 100 chilometri l'ora. Un attimo dopo essere passati sotto il cavalcavia di Mappano abbiamo sentito uno schianto». Un pietrone lanciato dal viadotto era caduto sul cofano. «Sarebbero bastati altri 50 centimetri, e la pietra sarebbe finita sul parabrezza. Ci avrebbe uccisi». Pier Franco Vaula è riuscito a controllare l'auto e ad accostare a destra. «C'era un'altra automobile ferma, una fuoristrada. Un pietrone aveva sfondato il tettuccio, mandando in frantumi tutti i finestrini». Pochi istanti dopo un altro grosso sasso lanciato dal viadotto ha centrato una Peugeot: «Sono scoppiati i pneumatici delle ruote anteriori». Paura tra gli automobilisti, tutti illesi, che hanno puntato i fari sul viadotto: «Non abbiamo visto nessuno» dice ancora Massimo Caveglia. Era buio e chi aveva tirato quei sassi ha avuto il tempo di fuggire». Qualcuno ha avvisato la polizia stradale con un telefonino, ma la perlustrazione degli agenti ha avuto esito negativo. «E' probabile - si limitano a dire i poliziotti - che si tratti sempre della stessa persona. Si sposta prendendo di mira gli'automobilisti delle grandi vie di scorrimento». L'ultimo «colpo» del maniaco risale ad agosto, quando vennero colpite due vetture sull'autostrada Torino-Aosta. Ma gli atti di teppismo contro gli automobilisti, in passato, sono stati assai numerosi. I più gravi nel '91, quando un pietrone sfondò il parabrezza di una Bmw che uscì di strada a Cigliano, due persone rimasero gravemente ferite; nell'84 in un'analoga circostanza venne uccisa una donna tra San Giorgio e Volpiano. Massimo Caveglia: «E' come se lanciassero una bomba, chi mira su auto che viaggiano a forte velocità da dieci metri d'altezza sa di poter uccidere». Lo spavento, a distanza di qualche giorno, si è stemperato ma Massimo e Pier Franco da quella sera per il raccordo non passano più: «Prendiamo altre strade. Si arriva dopo, ma nessuno cerca di ammazzarci». [g. fav.] Massimo Caveglia mostra le dimensioni della pietra che ha colpito la sua auto

Persone citate: Caveglia, Massimo Caveglia, Pier Franco, Pier Franco Vaula, Pietroni

Luoghi citati: Cigliano, Torino