Cancro, la prevenzione ha salvato 8 mila vite

Bilancio dell'associazione tumori Bilancio dell'associazione tumori Cancro, la prevenzione ha salvato 8 mila vite In sette anni 80 mila visite gratuite nei quindici ospedali del Piemonte Come tutti i sabati degli ultimi sette anni, anche il prossimo sabato in quindici ospedali di Torino e della Regione un gruppo di persone che ha capito l'importanza della prevenzione si sottoporrà a una visita oncologica. Qualunque sia l'esito dell'esame, nessuna di queste persone avrà perso il suo tempo. Perché il cancro è uria malattia subdola, può colpire chiunque e manifestare i suoi sintomi quando è troppo tardi. E perché la prevenzione resta la prima, e a volte l'unica, forma di cura. Secondo le statistiche, medici e infermieri che in questa giornata lavorano gratuitamente al programma dell'associazione per la prevenzione e la cura dei tumori in Piemonte individueranno lesioni di natura benigna o maligna nel 10 per cento dei casi, consentendo ai pazienti di affrontare una terapia prima che lo stato di avanzamento della malattia renda vano qualsiasi intervento. Un bel «miracolo», quello compiuto ogni sabato dall'associazione di via Cavour 31. I dati sono lì a dimostrarlo. Dal 1986 a oggi, i volontari hanno effettuato 80 mila visite e scovato circa 8 mila forme tumorali nei settori più esposti al cancro: utero, mammella, retto-colon, apparato urinario e organi genitali maschili, nasogola e laringe, apparato respiratorio, cavo orale e cute. E' davvero «un risultato straordinario», come scrive il presidente Giuseppe Maspoli nella lettera di ringraziamento ai sanitari pubblicata sull'ultimo numero del bollettino dell'associazione. Ma c'è un ma. Lo sottolinea il professor Leonardo Caldarola, presidente del comitato scientifico nel suo intervento: «E' negli intendimenti dell'associazione di realizzare ulteriori servizi di prevenzione verso altri presidi sanitari del Piemonte, per altro sollecitati da molti, come pure, in un prosieguo di tempo, orientare tali attività diagnostiche in forma più mirata per quanto attiene fasce di età e popolazioni a rischio, sempre che il finanziamento di tali attività sia garantito dal contributo di una opinione pubblica che vorremmo sempre più responsabile e partecipe». E aggiunge Maspoli: «Un'ulteriore espansione dell'attività, mancando la garanzia d'entrate certe, è direttamente condizionata dal sostegno di sempre più ampie fasce di simpatizzanti». Per sensibilizzare i cittadini e gli enti pubblici, l'associazione pubblica sul suo bollettino i numeri di telefono dove si raccolgono dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17, le prenotazioni per la visita gratuita. Sono: a Torino 8396610 e 836984, ad Avigliana 9311113, a Cirié 9217251, a Chieri 94291, 9429239, Fossano 0172 699111, Ivrea 0125 424648, Orbasaano 9026447, Pinerolo 0121 2331 interni 241 e 247, Saluzzo 0175 402210, Savigliano 0172 719111, Susa 0122 31631. Ci vuole così poco per sottoporsi a una visita oncologica che potrebbe salvare una vita. Medici e infermieri che si dedicano al programma dell'associazione lo fanno con passione, spirito di servizio e sensibilità. Per questa loro opera, chiedono ai cittadini solo un po' di attenzione. E una telefonata.

Persone citate: Cancro, Giuseppe Maspoli, Leonardo Caldarola, Maspoli