Chivasso, appalto pilotato

Fax in casa di un manager arrestato: hai il telefono sotto controllo Fax in casa di un manager arrestato: hai il telefono sotto controllo Chivasso, appalto pilotato Avvisato un de per la Usi I Quando i carabinieri della polizia giudiziaria si sono presentati nel suo ufficio a Milano, l'ingegnere Marco Campari, 51 anni, amministratore della «Sis», settimo arrestato nell'inchiesta sull'appalto dell'ospedale di Chivasso, non è riuscito a far sparire un messaggio fax compromettente. Pare che qualcuno lo abbia avvertito di non parlare al telefono perché l'apparecchio era sotto controllo. Un particolare che, se confermato, potrebbe determinare un salto di qualità nell'indagine dei pubblici ministeri Eugenia Ghi e Andrea Bascheri. L'avviso di garanzia, invece, è stato mandato a Pier Paolo Bigone, 48 anni, ex vicesindaco di Settimo, de (della corrente che faceva capo all'onorevole Donat Cattili), con l'accusa di concorso nella turbativa d'asta. Campari e Bigone sono stati membri del Nucleo di valutazione del ministero della Sanità. A eseguire la cattura di Marco Campari, nella sede della Sis (una ditta che fornisce sistemi informatici sanitari), in via Vecchio Policlinico 3, è stato il maresciallo Fernando Petrocchi con i suoi uomini. L'arrestato è arrivato negli uffici della Procura in via Tasso ieri pomeriggio, ed è stato subito interrogato dal sostituto procuratore Andrea Bascheri alla presenza del difensore, avvocato Festa. Le accuse contro l'amministratore della Sis sono le stesse che avevano portato in carcere lunedì scorso l'ex coordinatore amministrativo dell'Usi di Chivasso, il socialista Giuseppe Corrarello: corruzione, turbativa d'asta e concorso in abuso in atti d'ufficio. L'ingegnere milanese ha ricoperto numerosi incarichi nel ministero della Sanità: componente del Centro studi, del Co¬ mitato tecnico scientifico e, assieme all'ex sindaco di Settimo Bigone, del Nucleo di valutazione, organismo quest'ultimo che esamina la fattibilità e la congruità dei prezzi degli appalti decidendo poi se sono compatibili con lo stanziamen- to della finanziaria del 1988. Come membro della commissione aggiudicatrice dell'appalto, Campari avrebbe favorito l'assegnazione della gara al gruppo di imprese che facevano capo all'Itinera: l'accordo corruttivo prevedeva che alla Sis fosse assegnata la fornitura dei sistemi informatici dell'ospedale, costo previsto in 260 milioni. Secondo il pm Bascheri, l'accordo tra gli amministratori dell'Usi e le imprese (e tra queste anche la Sis) sarebbe avvenuto molto tempo prima della stesura della delibera presa nel gennaio del '91 dal comitato di gestione. Questa mattina il pm Bascheri interrogherà Corrarello. Claudio Cerasuolo Sono accusati di aver favorito il gruppo Itinera I II giudice Bascheri e Bigone (a sin.)

Luoghi citati: Chivasso, Milano