Il governo dà una mano a Torino

Il sindaco più fiducioso dopo l'incontro a Roma con il ministro dell'Industria Il sindaco più fiducioso dopo l'incontro a Roma con il ministro dell'Industria Il governo dà una mano a Torino Castellani: «Ora siamo un caso nazionale» Valentino Castellani ieri a Roma ha incontrato il ministro dell'Industria Paolo Savona. Un'ora faccia a faccia per discutere la crisi di Torino, l'annunciata riorganizzazione della Fiat, vecchi e nuovi problemi di una città che «dopo anni di abbandono diventa un caso nazionale: un caso da risolvere». Sindaco, quale messaggio riporta sotto la Mole? «Un messaggio di fiducia: nella ripresa, nella possibilità di farcela. Adesso confidiamo di non essere più soli». In concreto cosa vuol dire? «Significa che il governo ci darà una mano: ad esempio per farci inserire dalla Cee tra le aree a declino industriale». Se ne era già discusso in numerose riunioni, presenti gli imprenditori, i sindacati. Perché ha riproposto il problema a Savona, anche se la decisione spetta al ministro del Bilancio, Spaventa? «La richiesta è ufficiale da tempo, è vero. Ma ora non siamo in corsa solo per essere considerati tra le aree in declino, ma - come prevede la Comunità all'obiettivo quattro - anche tra i settori in crisi». Torino come Crotone? «Non servono i paragoni ad effetto. Bisogna capire che Torino ò in difficoltà: non congiunturali, ma strutturali. Con i contributi della Cee - alcune centinaia di miliardi - potranno scattare strumenti per creare ammortizzatori sociali in grado di fronteggiare la crisi e porre al tempo stesso le premesse per la ripresa. Il ministro mi è sembrato convinto: Torino può rinascere, ma deve darsi da fare». In che modo? Quali incentivi le ha dato il ministro dell'Industria? «Non incentivi, ma valutazioni, inviti. Ha, per esempio, definito molto positiva l'ipotesi di creare l'Agenzia per la promozione industriale, ipotesi concretizzata a Porto Marghera. Sulla quale ha il compito di lavorare la "taskforce" di Borghini che abbiamo incontrato nei giorni scorsi. Anche su questo terreno ci stiamo muovendo da tempo. Ma adesso, con l'avvio della riorganizzazione alla Fiat, dobbiamo procedere con maggior risolutezza. Giovedì 2 dicembre faremo la prima riunione operativa con tutte le forze vitali della città». Con chi? «L'Unione Industriale, la Fiat, i sindacati, le banche, l'Associazione piccole industrie, la Camera di Commercio, gli artigiani, le amministrazioni regionale, provinciale e ovviamente comunale. Tutti gli operatori economici e gli enti che possono avere strumenti per ridar fiato allo sviluppo». Che farà questa Agenzia? «Dovrà creare poli attrezzati per attirare imprese da altre città, dall'Europa, ma non solo. Cercherà finanziamenti per le piccole e medie imprese. Su questo terreno il ministro ha promosso l'appoggio del suo dicastero». Ma subito, da oggi, cosa potrà fare il Comune? «Aprirà cantieri di lavoro, darà avvio ad attività socialmente utili, ai corsi di formazione e riqualificazione professionali». Nuova occupazione? Per quanta gente? «E' ancora difficile dirlo. Dipenderà dalla distribuzione che il governo farà dei 1300 miliardi stanziati nella Finanziaria». Ipotesi ancora astratte dunque. Eppure lei sembra fiducioso. Castellani, dica la verità, dopo nemmeno cinque mesi la sua è già una poltrona che scotta... «Non è questo il problema. Oggi importa ricreare meccanismi che riportino la fiducia. Non promesse ma atti concreti». Ossia? «Ripeto: poli attrezzati per attirare nuove imprese, capaci di garantirci la diversificazione industriale, il piano regolatore che adotteremo ed invieremo in Regione per il varo definitivo prima di Natale. Inoltre stanno procedendo alcune grandi opere: dal passante ferroviario al Palagiustizia. Partirà la costruzione dei parcheggi. Puntiamo molto sul metrò. Insomma ci sono tante piste. Alcune, per esempio la linea uno della metropolitana, dipendono dai finanziamenti che ci arriveranno dallo Stato. E anche su questo abbiamo chiesto chiarezza al governo. Torino ha bisogno di sapere quanti soldi le arriveranno da Roma». Giuseppe Sangiorgio Il sindaco Valentino Castellani ha incontrato ieri a Roma il ministro dell'Industria, Savona

Persone citate: Borghini, Castellani, Giuseppe Sangiorgio, Paolo Savona, Spaventa, Valentino Castellani