« Il tavolo romano non serve»

Cronaca di Torino « Il tavolo romano non serve» 7/ segretario regionale Uilm chiede trattative con la Fiat «Io non voglio fare polemiche, che in questo momento non vanno sicuramente a vantaggio di nessuno, però alcune cose bisogna pur dirle». Giorgio Rossetto, leader regionale della Uilm, ha letto il comunicato congiunto Cgil e Fiom di martedì sulla crisi alla Fiat e adesso non può fare a meno di parlare. «Ora che la Fiat ha dato le cifre - afferma il segretario regionale del sindacato metalmeccanici della Uil - la soluzione non può che passare da un confronto diretto con l'azienda. Sono contrario a delegare a un tavolo romano una trattativa che riguarda in maniera così pesante la città di Torino». «Sto vedendo qui le agenzie di stampa - spiega Rossetto - e già si parla della Alfa "164" che deve rimanere ad Arese. Non voglio assolutamente fare la guerra fra poveri ma sono certo di una cosa: che da un tavolo romano, Mirafiori e Rivalta usciranno perdenti. Torino è il centro della produzio- ne dell'auto e non può perdere questa prerogativa. Per Milano la produzione auto non è così determinante. Il tavolo romano va bene se si parla di politica industriale, ma la trattativa con la Fiat la faccia il sindacato». Sulla questione la Fim-Cisl non si è ancora pronunciata ufficialmente, lo farà domani in occasione del coordinamento regionale del settore auto a cui parteciperà il segretario nazionale responsabile del settore, Pierpaolo Baretta. Sembra tuttavia che negli ambienti Firn le idee di Giorgio Rossetto siano ampiamente condivise. Il leader della Uilm vuole però aggiungere alle cose già dette un'altra considerazione: «Con questi provvedimenti annunciati, e soprattutto con il poderoso taglio degli impiegati, la Fiat rischia di punire una parte consistente di persone che hanno dato tanto all'azienda. Riflettiamo anche su questo, per favore». [e. baci

Persone citate: Giorgio Rossetto, Pierpaolo Baretta, Rossetto

Luoghi citati: Arese, Milano, Rivalta, Torino