Seni più floridi ma senza silicone

Una nuova tecnica da Torino Una nuova tecnica da Torino Seni più floridi ma senza silicone TORINO. Gonfiare il seno partendo da un taglietto intorno all'ombelico. La nuova frontiera della chirurgia estetica al servizio della donna aspirante «maggiorata» rinnega il silicone e presenta una tecnica rivoluzionaria, quasi da fantascienza: una sonda endoscopica che si insinua nella piccola incisione e arriva fino alle mammelle con un chirurgo che la manovra guidato da un monitor per dare al seno la forma e il volume desiderato. L'intervento dura poco più di un'ora e come traccia lascia solo una cicatrice pressoché invisibile di circa un centimetro. Negli Stati Uniti oltre un centinaio di donne hanno già sperimentato con risultati positivi la tecnica messa a punto un anno fa a Pasadena, California, dal professor Nicanor Issò. In Italia, e in Europa, si è incominciato lunedì a Torino. Nella clinica Fornaca il dottor Furio Ferrari, 45 anni, chirurgo plastico, ha operato una casalinga di 35 anni che voleva seni più «pieni». Intervento riuscito, un solo giorno di degenza in day-hospital, ieri medicazioni e visita di controllo: nessun problema, pare. Spiega Ferrari: «Erano sei mesi che stavo lavorando sulla tecnica ideata da Issò. L'ho leggermente modificata e lunedì ho iniziato ad operare. In lista d'attesa ho già una decina di nomi». Ferrari opera attraverso un tubo metallico cavo, il «mammascopio», in cui sono contenuti l'endoscopio e la protesi gonfiabile, un involucro di silicone biocompatibile arrotolato. La protesi viene dapprima sospinta al di fuori della sonda, in un'apposita tasca precedentemente preparata, e quindi dilatata con una soluzione fisiologica a base di acqua e sale. Un intervento da 11-12 milioni, escluse le spese per la clinica. «Tutto può terminare in sala operatoria - aggiunge il chirurgo torinese -. Ma abbiamo anche la possibilità di modificare qualche giorno dopo il grado di riempimento della protesi, servendoci di tubicini da un millimetro inseriti sotto la pelle intomo all'ombelico. In altre parole è la stessa cliente che, davanti allo specchio, può decidere dimensioni e consistenza del proprio seno anche dopo l'operazione. Certa, comunque, che con questa tecnica il mantenimento di tutta la sua sensibilità è garantito». Niente più protesi di gel a rischio, dunque, e cicatrici miniaturizzate ben lontane dal seno. Tanti «prò», insomma. E i «contro»? Ad illustrarli è il professor Giampaolo Ambroggio, primario della divisione di chirurgia plastica generale del Cto di Torino, dove opera uno dei primi centri nazionali specializzati nella ricostruzione mammaria: «La protesi s'inserisce sotto le ghiandole mammarie, in una regione estremamente vascolarizzata, dove c'è bisogno di una coagulazione curatissima e puntuale. Lavorando a "cielo coperto", solo con un monitor davanti agli occhi e poco spazio di manovra a disposizione, c'è il pericolo della formazione di qualche ematoma che mandi all'aria tutto. Per giudicare compiutamente questa novità è meglio attendere qualche altro caso, ma credo che una donna possa ancora sentirsi più tranquilla con il metodo tradizionale, sotto diretto controllo visivo. E se il problema è solo nelle cicatrici, allora diciamo che oggi bisogna sopportare solo un segno di 3-4 centimetri sotto la mammella, dove il sole batte quasi mai». Già salito recentemente alla ribalta per un'altra innovazione di chirurgia-spettacolo (nel maggio scorso introdusse in Italia una nuovissima e discussa tecnica di asportazione del grasso con la quale arrivò ad alleggerire un paziente di ben 17 chili in una sola seduta operatoria), il dottor Ferrari difende la sua creatura: «L'endoscopia è il futuro della chirurgia. Stiamo preparandoci per applicarla anche al lifting del viso, al ringiovanimento della pelle. Sono tutte cose che nel mondo fanno già parte del presente. Noi, in Italia, arriviamo sempre con anni di ritardo. Io sto cercando di ridurre questi tempi. Senza dar peso a quel che dicono i miei colleghi». Roberto Condio Alba Panetti, show-girl di Tele Montecarlo e poi della Rai, ha ammesso di essersi fatta gonfiare il seno, usando il silicone

Persone citate: Alba Panetti, Certa, Furio Ferrari, Giampaolo Ambroggio, Roberto Condio Alba