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E al «Big Club» il rap-jazz di Guru Ultimo concerto di Paolo Conte all'Alfieri: c'è ancora qualche posto E al «Big Club» il rap-jazz di Guru // leader dei Gang Starr con i «sax» Byrd e Pine E' un progetto ambizioso quello che Guru, il rapper degli americani Gang Starr, presenta stasera al «Big Club» (c. Brescia 28, ore 21,15, ingresso 20 mila lire). Si tratta di riportare ad unità due grandi esperienze della musica nera: una antica, il jazz, e una modernissima, il rap. «Jazzmatazz», questo il nome del gruppo di Guru, e del disco di recente pubblicato, è un tentativo quasi riuscito: e comunque interessante. Stasera sul palco del «Big» saliranno, insieme con Guru, i sassofonisti Donald Byrd e Courney Pine, e altri ospiti a sorpresa. Una jazz band al servizio del rap. Anche se ai puristi l'insolita commistione potrà dispiacere, Guru ha dalla sua un testimonial illustre: Miles Davis, poco prima di morire, confidò di volersi avvicinare ai rapper, lasciando intravedere la possibilità di una collaborazione addirittura con i Public Enemy. Il concerto di stasera al «Big» è il terzo appuntamento della rassegna «Musica 90», organizzata dalla Frizitaliana, che si concluderà il 4 dicembre con il Balanescu Quartet al Piccolo Regio. E sempre stasera c'è l'ultimo dei tre concerti di Paolo Conte al Teatro Alfieri. Dopo due «esauriti» consecutivi, stavolta i ritardatari possono farsi sotto: alla cassa del teatro sono ancora disponibili alcuni biglietti, sia da 50 mila lire, sia da 60 mila. Domani l'attenzione si sposta a Pinerolo: all'Auditorium di corso Piave (ore 21) jazz di mi eccellente sassofonista italiano, Maurizio Giammarco, con il quartetto Passage. Al fianco di Giammarco ci sono Luigi Tessarollo e gli americani Ron Vincent e Dean Johnson, che suoneranno a Torino il 29 al circolo «Sottovoce» in via Rossini, [g. fer.] Questa sera al «Big» Guru tenta di unire due esperienze della musica nera: il jazz e il rap. «Jazzmatazz» è il titolo del suo ultimo disco e del suo gruppo