Trionfa la maxi-collana di Ant. Ama.

Con l'inverno arrivano i bijoux appariscenti Con l'inverno arrivano i bijoux appariscenti Trionfa la maxi-collana Gli stilisti la propongono come accessorio su abiti sobri ed essenziali Ornamenti allegri per essere più femminili in ufficio la mattina Anche i bijoux rivendicano la loro piccola rivoluzione. Nel balletto delle tendenze che cambiano arriva la collana pigliatutto. E diventa «reginetta» incontrastata. Il '94 sarà il suo anno. A lanciare questa moda è stato Giorgio Armani. Nella sua recente collezione infatti, i collier lunghi, molli a grossi chicchi, sono protagonisti soprattutto per il giorno. «Ornamenti colorati e allegri, per essere più femminili anche la mattina in ufficio», sostiene lo stilista a cui si riconosce il merito di suggerire e mai di imporre. L'ascesa della collana significa però un reale capovolgimento di stile nel guardaroba. Oggi trionfano linee sfilate, modellature scivolate, colori naturali e una certa aria antica. Per tutte queste ragioni l'accessorio che meglio si addice a valorizzare gli abiti, con le suddette caratteristiche, è la collana. Ecco gli esemplari realizzati con pezzi di legno intagliato, simili a totem, per Coveri che rilancia la «sua» Africa. Da Romeo Gigli arrivano i modelli ispirati all'Egitto, fatti di sassi imprigionati in rudimentali legacci. Firmate Ungaro sono poi le versioni barbare e selvagge, in conchiglia e osso, prese a prestito dalle donne dei beduini. Mentre Istante insiste sui medaglioni decorati da cornucopie. Nei prossimi mesi sulle scollature a V, sulle bluse scivolate e sugli abiti sciolti spiccheranno vistose collanone. A Torino la «necklace-mania», così l'hanno battezzata gli americani, sta già mietendo le sue vittime eccellenti. Si riscontra infatti una maggiore richiesta di collane rispetto a quest'estate. Da Redwall (via Amendola 14) i modelli «chilometrici» figurano in testa alle vendite dei monili. Sono collane in cristalli neri o granata, che sfiorano la vita e terminano con una nappina in passamaneria (120 mila); oppure composte da mille fili di perline a matassa (160 mila). Il genere Anni Venti tiene banco anche da Provasoli (via Mazzini 8) nelle versioni sfaccettate di jais (60 mila). Da I Bijoux del Gatto (via Bertola 6/c) spiccano quelle in vetro con un grosso pendente portafortuna a forma di rana (310 mila). All'animaletto persino la scettica Coco Chanel riconosceva doti di porte-bonnheur, tanto che era arrivata a collezionarne 300 esemplari in svariati materiali. Soli e lime, in diaspro 0 turchese, ravvivano le creazioni (90 mila) di Luisa della Salda, mentre sono di Erikson Beamon 1 modelli coloratissimi di perline e pietre dalle forme geometriche (95 mila). Chi ha subito il fascino «jurassico» troverà da Enny Monaco (via Amendola 12a) le collane in plastica che imitano l'ambra. In due tonalità, costano 55 mila lire. Piaceranno alle più romantiche i cordoncini di maglia dorata da cui pende, come amuleto, una pietra grezza simile al quarzo rosa (44 mila). [ant. ama.]

Persone citate: Coco Chanel, Coveri, Erikson Beamon, Giorgio Armani, Provasoli, Romeo Gigli, Ungaro

Luoghi citati: Africa, Egitto, Torino