Usl Chivasso, dirigente in cella

Usi Chivasso, dirigente in cella Usi Chivasso, dirigente in cella E accusato di aver favorito ritinera nella gara d'appalto L'ex coordinatore amministrativo dell'Usi di Chivasso Giuseppe Corrarello, socialista, è stato arrestato ieri mattina su mandato del gip Simonetta Rossotti, che ha accolto la richiesta di custodia cautelare dei sostituti procuratori Eugenia Ghi e Andrea Bascheri, titolari dell'inchiesta sull'ampliamento dell'ospedale chivassese. Un appalto di 55 miliardi per il quale era stata promessa ai politici e agli amministratori una tangente di un miliardo e mezzo. L'accusa per Corrarello è di corruzione, abuso in atti d'ufficio, turbativa d'asta, e falso ideologico. Secondo il magistrato, il dirigente avrebbe favorito la Itinere fornendo ai manager della società di Tortona il capitolato speciale di gara. Corrarello avrebbe trasmesso copia della bozza, e comunicato i nomi dei membri della commissione. In una delle perquisizioni eseguite due settimane fa nelle abitazioni e negli studi professionali degli indagati, la Guardia di Finanza aveva trovato una gran quantità di documenti che dimostravano le manovre attuate per pilotare la gara. In particolare, la delibera del Comitato di gestione dell'Usi, corretta da uno dei progettisti in contatto con le imprese che sarebbero poi state favorite. Secondo l'accusa, insomma, l'accordo corruttivo tra gli amministratori dell'Usi e le imprese sarebbe avvenuto molto prima della stesura della delibera (gennaio del '91). In questi ultimi giorni il dottor Bascheri ha ordinato numerose perquisizioni e potrebbero essere imminenti altre catture. L'ex coordinatore amministrativo dell'Usi di Chivasso è la sesta persona (e il primo amministratore) che finisce in carcere per l'inchiesta sull'ospedale. Prima di Corrarello erano scattate le manette per Bruno Binasco, amministratore delegato dell'Itinera, e per due dirigenti della società, Mario Moiso e Dieter Bachsmith, il manager della ditta «Cei» Valter Pruiti, e Roberto Salvestroni della «Prunotto». Quest'ultimo avrebbe fatto ampie ammissio¬ ni ed è l'unico che ha ottenuto gli arresti domiciliari. L'estate scorsa, all'avvio delle indagini il pm Bascheri aveva spiccato dodici avvisi di garanzia: l'ex sottosegretario de Rolando Picchioni, leader piemontese del Terzo Polo; il de Piero Aceto; l'ex presidente dell'Usi, Salvatore Marasà, psi; Walter Neri, a lungo direttore sanitario delle Molinette, e Silvio Moro, componenti della commissione aggiudicatrice; l'amministratore straordinario dell'Usi 39, Ciro Albanese, de (che sostituì Marasà); l'ex direttore dei lavori, ingegner Renato Bressan; e Marcellino Gavio, titolare dell'Itinera, all'epoca latitante.

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