L'uomo con la valigia accusa l'Ascom

Clamorose le rivela2ioni dell'ex rappresentante Trema: «Per le Gru ho distribuito tangenti a tutti» Clamorose le rivela2ioni dell'ex rappresentante Trema: «Per le Gru ho distribuito tangenti a tutti» I/uomo con la valigia accusa l'Ascom Mezzo miliardo a un alto dirigente Mezzo miliardo di tangente a un dirigente Ascom, centinaia di milioni a esponenti pds, psi, de e di Rifondazione. E tutti a correre dietro all'«uomo con la valigia» piena di mazzette per Le Gru, perché a Milano era scoppiata Tangentopoli, e bisognava incassare in fretta. Alberto Milan ha raccontato così la storia della shopville di Grugliasco. «Ho dato 500 milioni a un dirigente dell'Ascom. Me ne aveva chiesti 700. Avevo già troppi problemi con gli amministratori di Grugliasco, non ne volevo altri con i commercianti. Ma la volta dopo, quando mi chiese 2 miliardi, gli dissi di no». E' uno dei punti chiave del lungo interrogatorio di Milan, ex rappresentante della multinazionale francese Trema, proprietaria con l'Euromereato del gruppo Fininvest delle Gru, che aprirà i battenti il 2 dicembre. Clamorosa, questa lunga deposizione ricca di fatti, luoghi, circostanze e nomi. L'Ascom ha smentito la notizia del coinvolgimento di un suo dirigente. Oggi il suo presidente Ottavio Guala si presenterà con il difensore Lageard dal pm Ferrando. L'Ascom non è l'unica ad essere stata chiamata in causa. L'architetto Milan, «l'uomo con la valigia», ha snocciolato 13 nomi di politici a cui andarono i contributi della Trema: un elenco da ragioniere, ogni nome accompagnato dalla cifra corrisposta. «330 milioni ad esponenti locali del pds; 500 ai socialisti; 100 alla de; 40 a due uomini di Rifondazione comunista; altri 50 a un amministratore psi; 10 ad un indipendente del pds; 30 ad un altro socialista». Totale: un miliardo 560 milioni, mettendo in conto anche i 500 milioni per il dirigente Ascom. Sui nomi, top secret del magistrato. Ma il suo telefono ieri è squillato a lungo: «Sono vorrei spiegarle tutto». Molti a sentirsi chiamati in causa dalle prime indiscrezioni trapelate sui giornali. Domenico Bernardi, candidato del pds a sindaco (andrà al ballottaggio con l'esponente della Lega) ha dichiarato ieri: «Ho preso subito contatto con il magistrato per chiarire la mia posizione. Sono estraneo a questa vicenda, non vorrei che venisse strumentalizzata. Chiedo che non ci sia turbativa alla campagna elettorale, al ballottaggio ci tengo». Bernardi è stato già sindaco nel 1992: «Con i tempi che corrono, non mi stupirei che siano passate tangenti anche per le Gru, ma senz'altro in epoca precedente il 1992». ((Andavo a fare il giro con la mia valigia di soldi, sempre contanti. Ci incontravamo nei ristoranti, L'Antica Zecca di Caselle, la Vecchia Lanterna, il Cavai d' Brons, il Cambio. In due occasioni c'era anche un personaggio importante della Galileo, la società costituita dalle coop rosse per l'affare Le Gru». Il magistrato: «Ma non avevate paura di finire nei guai? Tangentopoli era già scoppiata da mesi...». Milan: «Le dirò, è avvenuto proprio il contrario: tutti avevano fretta di concludere. Un vero assalto alla carovana». Il povero Milan si era ritrovato a fronteggiare un problema dopo l'altro: gli amministratori che gli bloccavano tutto con una votazione, l'opposizione che minacciava di far mancare il numero legale, e bisticci continui tra esponenti dello stesso partito, ma di correnti diverse. «Un giorno ho dovuto persino andare a trovare Giusi La Ganga, per pregarlo di sedare la rissa tra i suoi, che mi avevano chiesto 700 milioni. So che dopo il suo intervento le cose si sistemarono. Pagai 500 milioni». Meno problemi incontrò con la de: tutto si risolse con un contributo di un centinaio di milioni che finirono, secondo Milan, a finanziare la campagna elettorale del '92 di Vito Bonsignore. L'architetto ha raccontato: «I vertici della mia società sapevano tutto. Non avrei potuto tirar fuori tutto quel denaro da solo». Milan ha parlato delle tangenti pagate per conto della Trema, ma Le Gru sono al 40 per cento della Standa, gruppo Fininvest: «Gli uomini Fininvest dissero che avrebbero risolto i problemi che avevamo in Regione. E così avvenne». In che modo? Lo spie¬ gherà Aldo Brancher, manager Fininvest, nei prossimi giorni. Uno di questi problemi era l'ampliamento delia superficie commerciale, che venne risolto la primavera scorsa, quando la Regione approvò la delibera presentata dal neo assessore al Commercio Daniele Cantore, socialista, dall'85 al '90 in Consiglio comunale a Grugliasco. E Berlusconi a tarda sera ha dichiarato: «A noi non risulta nulla di tangenti pagate per Le Gru. Noi abbiamo solo dato il via al centro, poi abbiamo lasciato ad un'impresa locale». Brunella Giovara Nino Pietropinto «Quando mi chiese due miliardi allora dissi di no» Centinaia di milioni a pds, psi e de Tredici nomi di politici che presero i «contributi» A fianco Alberto Milan. della Trema. In alto Domenico Bernardi, pds, già sindaco di Grugliasco, in ballottaggio per la stessa carica il 5 dicembre prossimo Un'immagine della Shopville Le Gru di Grugliasco

Luoghi citati: Grugliasco, Milano