L'Inter vuol ritrovare la bussola di Bruno Bernardi

A Norwich i nerazzurri cercano nuovo slancio per non smarrire l'Europa A Norwich i nerazzurri cercano nuovo slancio per non smarrire l'Europa L'Inter vuol ritrovare la bussola Ma a fine torneo forse perderà Bagnoli «Sono perplesso: e non è stanchezza» NORWICH DAL NOSTRO INVIATO Nel freddo quasi polare di Norwich, imbiancata di neve come tutto il Norfolk, l'Inter vuole ritrovare la bussola, per non perdersi in Europa e poi affrontare, ricaricata, la Juve a San Siro. Si gioca stasera in uno stadio esaurito: 21 mila spettatori, di cui 600 italiani, la metà immigrati. Non si prevedono altre precipitazioni e al Carrow Road gli spalatori hanno già liberato il campo che in ogni caso sarà ghiacciato. E i «canarini» del Norwich City, squadra anglosassone atipica, si coprono con Culverhouse libero, davanti al portiere scozzese Gunn, che ha recentemente affrontato gli azzurri all'Olimpico, fiondando lanci lunghi per Sutton, Sutch e Goss, protagonista con il Bayern Monaco. Terzi in campionato, in Coppa Uefa hanno eliminato la squadra di Matthaeus in contropiede e ci riproveranno con un'Inter d'emergenza che vuole riscattare Marassi, ultima di tre sconfitte consecutive. Il presidente Pellegrini ha strigliato tutti, ieri in albergo. E' amareggiato per la brutta figura con il Genoa ma inguaribilmente ottimista. Alle dure critiche sull'esosa campagna acquisti (57 miliardi) che non ha dato i frutti sperati in estate, risponde convinto: «Non abbiamo sbagliato niente, sinora. E in questo plurale c'è anche Bagnoli, che gode della mia totale fiducia. Evitate amenità come quella che non mangerà il panettone a Natale». Ma, anche se Pellegrini invita tutto l'ambiente ad incoraggiare l'allenatore, per il prossimo giugno si profila il divorzio. Pellegrini è rimasto l'unico a credere che l'Inter sia ancora in grado di trovare il passo giusto per colmare i 4 punti da Milan e Parma: «Ricordiamoci che siamo una grande squadra. Ma bisogna dimostrarlo con i fatti, non con le parole. E la sfortuna è un alibi che non regge. Ci vuole la stessa umiltà e la grinta viste con il Parma». Sono passate appena tre settimane e, da allora, l'Inter è precipitata in una crisi di gioco e di risultati. Bagnoli, immerso nei suoi pensieri, ha perfino dimenticato la carta d'identità, ma un fax dalla Malpensa gli ha dato l'ok. Sono ben altri i problemi più urgenti che deve risolvere. L'uomo della Bovisa non riesce ad essere profeta in patria. Vede allontanarsi quello scudetto che Pellegrini sogna da un lustro. E confessa, con molta franchezza, di vivere la fase più difficile della sua avventura interista che molti danno al capolinea, ma a fine stagione, per far posto a Ottavio Bianchi, se deciderà di passare dalla scrivania del Napoli alla panchina nerazzurra, o a Lucescu: «Tutto ciò che si dice sul mio futuro è veritiero. Sono perplesso. E non è stanchezza. Non riesco a far quadrare il cerchio. Mi successe anche al Fano, ma poi vinsi il campionato». Corsi e ricorsi? In Inghilterra l'Inter non ha mai vinto, collezionando un pareggio, con l'Everton, e cinque sconfitte. La serie nera non sembra spaventare Bagnoli: «Spero valga la mia di tradizione. L'unica volta che sono stato oltre Manica, con il Genoa, ho espugnato il campo del Liverpool. Un'impresa storica. Sarebbe facile dire, alla vigilia, che faremo una gran partita da applausi, ipotecando la qualificazione. Se non ci riusciremo, torneremo a Milano almeno con un risultato positivo». Ha gli uomini contati. Al posto dello squalificato Manicone torna Jonk, l'olandese sacrificato a Marassi. E Schillaci, che ha ima caviglia gonfia, andrà in panchina, con l'avanzamento di Fontolan accanto a Dell'Anno, Jonk e Orlando. In avanti Sosa e Bergkamp per penetrare nel munitissimo centrocampo del Norwich City. Bergkamp, nonostante le magre rimediate in Italia, è temutissimo dagli inglesi: «Perché li ho eliminati dai Mondiali». Da queste parti i fantasmi fanno ancora paura. Bruno Bernardi Bagnoli (a lato) ammette che potrà lasciare l'Inter a fine anno Al suo posto Bianchi o Lucescu?

Luoghi citati: Europa, Fano, Inghilterra, Italia, Liverpool, Milano, Norwich, Parma