« Gerusalemme è di Dio »

« « Gerusalemme è di Dio » Re Hussein apre il Parlamento «Non può essere solo degli ebrei» AMMAN. Re Hussein di Giordania, nell'inaugurare i lavori del nuovo Parlamento riunito in seduta congiunta, ha affermato che Amman non riconoscerà alcuna sovranità unica su Gerusalemme Est oltre quella di Dio e che dovrà essere degli arabi quella su tutti i luoghi santi della Città Vecchia. Mentre si parla con sempre maggiore insistenza di un imminente accordo di pace tra Giordania e Israele (che il 14 settembre a Washington, all'indomani dell'intesa tra Israele e Olp, firmarono un'agenda comune per la dichiarazione dei principi), il sovrano hascemita ha trattato senza mediazioni uno dei problemi più spinosi del processo di pace tra arabi e israeliani. «Non riconosceremo altra sovranità sui luoghi santi della Città Santa di Gerusalemme, che appartengono alle tre religioni (giudaica, cristiana e islamica, ndr) che quella di Dio Onnipotente», ha detto re Hussein. «Sono convinto, come tutti, che non vi sarà una pace globale, equa e duratura, fino a quando Gerusalemme, città della pace, non tornerà ai suoi legittimi proprietari arabi, cristiani e musulmani». Il monarca ha chiesto al Parlamento l'appoggio per continuare a perseguire la pace con Israele e ha assicurato che la Giordania non farà passi avventati. Re Hussein ha inoltre affermato che il suo governo cercherà la riconciliazione con quei Paesi arabi i cui rapporti sono compromessi da quando Amman non prese una netta posizione contro l'Iraq nella guerra del Golfo. «Il nostro destino per l'unità di questa nazione e per le future generazioni ci richiede di lavorare per ricreare la reciproca fiducia tra i fratelli arabi e di rinunciare alle diatribe e a tutti i disaccordi», ha detto il re. [Agi-Api

Persone citate: Amman, Re Hussein