Un Muro tra Israele e i palestinesi di Aldo Baquis

Circonderà la striscia di Gaza, cemento anche sottoterra per fermare i fedayn Circonderà la striscia di Gaza, cemento anche sottoterra per fermare i fedayn Un Muro tra Israele e i palestinesi Reticolato a alta tensione lungo il nuovo confine TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO A venti giorni dall'inizio del riassestamento delle forze israeliane a Gaza e a Gerico in virtù degli accordi conclusi da Israele e Olp il 13 settembre scorso - lungo la Striscia le ruspe cominciano già a spianare il terreno dove un tempo passavano le linee armistiziali. Mentre le delegazioni di Israele e dell'Olp sono ancora impegnate al Cairo a discutere i confini della zona di autonomia di Gerico, presso Gaza si disegna già sulla terra il futuro confine fra Israele e l'entità palestinese. Sorgerà un Muro tra le due comunità e le due organizzazioni statuali. I lavori in corso riguardano un tratto di circa otto chilometri, compreso fra i kibbutz Erez e Nir-Am, che rappresenta lo spigolo Nord-Est della Striscia. In tutto, Israele conta di erigere attorno a Gaza un reticolato lungo sessanta chilometri, per un costo complessivo di oltre trenta milioni di dollari. Per impedire infiltrazioni di feddayn in Israele, la rete si appoggerà su un muro di cemento, della profondità di un metro circa, sepolto sotto terra. Se nei prossimi mesi il ministero delle Finanze riuscirà a reperire una cifra addizionale di quindici milioni di dollari, il reticolato sarà anche elettrificato: ogni volta che qualcuno (uomo o animale) toccherà i fili metallici della rete, farà scattare un allarme in un vicino centralino e farà subito accorrere sul posto una pattuglia militare. La questione dei pattugliamenti di confine è appunto uno degli argomenti che i delegati di Israele e dell'Olp discu¬ tono al Cairo. Il negoziato prende più tempo del previsto, ha scritto ieri il quotidiano Haaretz, ed è molto dubbio che potrà concludersi entro la scadenza prefissata del 13 dicembre. Secondo il giornale, il riassestamento dell'esercito israeliano attorno a Gaza e a Gerico inizierà in una data successiva, ma si concluderà in ogni modo entro il 13 aprile 1994. Al Cairo è stato già stabilito che i soldati israeliani saranno autorizzati a pattugliare lungo il nuovo confine (anche entro la Striscia, per una profondità massima di alcune centinaia) e lungo due strade che collegano il territorio nazionale israeliano agli insediamenti ebraici di Gush Katif e di Netzarim. Sulla principale arteria della zona (che collega Gaza al valico di Rafah, verso l'Egitto) potrebbe esserci una presenza congiunta della Guardia di frontiera israeliana e della polizia palestinese. L'aeroporto di Gaza ha rivelato ieri l'analista militare di Haaretz - potrebbe nascere proprio sul versante egiziano di Rafah. Mentre nel Nord della Striscia le ruspe israeliane cominciano a disegnare il futuro confine, nel Sud - presso l'insediamento di Ganney Tal - sono invece impegnate a costruire le nuove caserme per le unità militari che resteranno a proteggere l'incolumità dei coloni. Una certa smobilitazione è già nell'aria: unità di riservisti, specializzate nei trasporti e nell'approvigionamento, confluiranno a Gaza alla fine di dicembre per evacuare le principali caserme. La nuova situazione che va creandosi sul terreno è stata esaminata nei giorni scorsi da una delegazione di alti ufficiali palestinesi fra cui quello che viene indicato come il futuro comandante della polizia palestinese a Gaza, il generale Abdel Razek al-Mejaida. A quanto risulta, avrà a sua disposizione due-tremila agenti di polizia. In una scena che fino a poco tempo fa sarebbe apparsa quanto meno surreale, il generale al-Mejaida - accompagnato dal generale Abdallah alFarrah - ha ispezionato lunedì la zona a bordo di una jeep dell'esercito israeliano. I due alti ufficiali dell'Esercito di liberazione palestinese hanno voluto studiare in particolare la delicata zona di Gush Katif: una «enclave» popolata da alcune migliaia di coloni ebrei, all'interno della piccola Striscia dove già oggi sono stipati quasi novecentomila palestinesi. Aldo Baquis

Persone citate: Abdallah, Abdel Razek, Erez