Milano, radiati due giornalisti

La decisione dell'Ordine lombardo: sanzioni anche per altri cinque professionisti La decisione dell'Ordine lombardo: sanzioni anche per altri cinque professionisti Milano, radiati due giornalisti Erano coinvolti nella vicenda Lombardfin MILANO DALLA REDAZIONE Quattro voti favorevoli, tre contrari, due voti mancanti per l'assenza dei consiglieri. L'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha deciso le sanzioni contro i giornalisti coinvolti nella vicenda Lombardfin: radiati Osvaldo De Paolini, caporedattore al «Sole 24 Ore» e Massimo Fabbri, ex commentatore di «Repubblica» oggi in pensione. Oltre ai due provvedimenti di radiazione dall'ordine professionale, su cui gli interessati possono presentare appello, l'Ordine dei giornalisti ha deciso altre sanzioni meno gravi: 12 mesi di sospensione per due ex giornalisti del «Corriere della Sera» Giorgio Secchi, capo ufficio stampa Enichem, e Gianguido Oliva, capo ufficio stampa Parmalat; sospensione per due mesi per Donatella Pavesi, caporedattore a Milano dell'Agenzia Italia e Antonio Cattaneo, ex giornalista de «Il giornale». Censura con biasimo formale è stata disposta per Pietro Bestetti, grafico de «Il Mondo», mentre altri due giornalisti del «Sole 24 Ore», Maria Cristina Jucker e Carlo Bastasin hanno fruito della prescrizione. Tutti i giornalisti sono stati riconosciuti colpevoli dal consiglio dell'Ordine, con votazione all'unanimità, di violazione delle norme sull'etica professionale. Ancora aperta davanti all'Or¬ dine della Lombardia l'istruttoria su altri 5 giornalisti, tra cui il nome più noto, Gianni Locatelli, ex direttore del «Sole 24 Ore» ed attuale direttore generale della Rai, per il quale l'Ordine ha chiesto un supplemento di indagine. La vicenda prende il via dalla scoperta tra le carte di Paolo Leati, finanziere della fallita Lombardfin, di alcuni conti correnti intestati a giornalisti economici o a loro parenti stretti. Vicenda priva di rilievi penali ma con implicazioni deontologiche, visto che gii stessi giornalisti che avevano il conto si occupavano tutti di cronache finanziarie e molti direttamente delle vicissitudini del finanziere finito anche a San Vittore. Plaude alla sentenza presa a Milano, che non ha precedenti, la Federazione Nazionale della Stampa: «La credibilità della professione è al primo posto ed è giusto che se qualcuno ha sbagliato sia costretto a pagare». L'Fnsi esprime poi «amarezza per le scorrettezze compiute dai colleghi». Tra le reazioni dei giornalisti colpiti dal provvedimento quella di Massimo Fabbri, radiato: «Respingo con sdegno e amarezza dopo oltre 40 anni di giornalismo militante, la sanzione massima comminatami da un consiglio dell'Ordine così fortemente prevenuto nei miei riguardi». Fabbri annuncia poi di aver dato mandato ai suoi legali di presen- tare ricorso in appello. Identica scelta per Giorgio Secchi, che ieri ha annunciato di dimettersi dal suo incarico all'Enichem dopo la condanna a 1 anno di sospensione. «In caso di impugnazione la sentenza viene sospesa», spiega Franco Abruzzo, presidente dell'Ordine, uno dei 7 «giudici». Abruzzo è pure caporedattore al «Sole», uno dei giornali più colpiti dalle sanzioni. E al «Sole», in attesa delle decisioni della proprietà, i redattori oggi si riuniscono in assemblea. Gianni Locatelli

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