Casarim tutti hanno scusanti di F. Bad.

Milan alla prova del fuoco: otto partite in un mese, con mezza squadra ko Casarim tutti hanno scusanti «Una giornata positiva». Tre parole sulle quali stasera Paolo Casarin, designatore degli arbitri, fonderà la sua linea difensiva nel faccia a faccia con De Luca, all'Appello del martedì su Italia 1. Il campionato ha offerto domenica tanti m'otivi di discussione: in primo luogo i rigori negati a Inter e Milan. Casarin ha assolto Cinciripini: il penalty su Bergomi c'era, ma il direttore di gara è stato coperto da tre genoani e non ha visto il fallo di Onorati, ha chiesto lumi al guardalinee che non gli ha segnalato nulla. E ha «salvato» Bazzoli, il fallo di Bia su Simone in Milan-Napoli «non era evidente». Una carezza anche per Braschi: «Quello che si vede dal campo non è uguale a quanto viene evidenziato dalle moviole» (si riferiva al gol - anzi, all'autogol di Bisoli - annullato per l'intervento di Dino Baggio su Fiori). Non ravvisato, pochi istanti prima, nella stessa azione, un fallo di Napoli su Ravanelli. Ma per Casarin la giornata resta positiva. Collina ha visto bene quando non ha espulso Annoni per fallo su Signori: l'attaccante laziale si stava allargando, non era quindi «lanciato a rete con la possibilità di segnare». Felici, delle decisioni arbitrali, sono stati senza dubbio i tredicisti. Se il campionato è meno prevedibile non sarà anche merito degli arbitri?, si domandano alla Can. Una volta gli errori - se di errori si deve parlare - erano tutti contro le piccole squadre. Domenica il Genoa ha vinto sull'Inter, il Cagliari ha pareggiato a Torino con la Juve, il Toro ha espugnato il campo laziale... [f. bad.]

Luoghi citati: Bia, Italia, Napoli, Torino