A Siena si lotta, la Ciga è in palio, Auletta sta a guardare

A Siena si lotta, la Ciga è in palio, Auletta sta a guardare A Siena si lotta, la Ciga è in palio, Auletta sta a guardare Rambo 2 - La Vendetta. Lamberto Dirà sulle orme di Sylvester Stallone. Con ben altro stile, si intende. Niente petto villoso, niente chiome al vento, denti da lupo e cartucciere. Niente foreste e dirupi, ma la raffinata Siena, completo scuro, radi capelli pettinatissimi, composti movimenti delle mani. Altro stile, certo, ma la mitragliata sui Bot e i Cct che Dini ha fatto esplodere al convegno del Montepaschi, non è meno micidiale della raffica di Rambo. Unica differenza: il bersaglio, 0 presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi, l'uomo che gli ha preferito Antonio Fazio come Governatore della Banca d'Italia, è vivo e vegeto. La lira un po' meno. Sempre più movimentato lo scacchiere bancario. Giorgio Zanotto, presidente dei- Lamberto Dini Azeglio Ciampi la Popolare di Verona, vuole scendere a Modena. Luciano Silingardi, presidente della Cassa di Risparmio di Parma vuole salire a Milano. Mentre i tedeschi della Deutsche, tramite Bai, stanno allargandosi a Lecco. Per il Montepaschi, padrone del Credito Commerciale, l'offerta di Silingardi cade come il cacio sui maccheroni. Non è un mistero che il nuovo Provveditore del gruppo senese, Vincenzo Pennarola, ha ereditato una situazione da forte emicrania. Gli ispettori di Bankitalia stanno scoprendo al Credito Commerciale crediti incagliatissimi. E i dolori non vengono solo dalle sofferenze. Anche la battaglia per trasformare Montespaschi in Spa si preannuncia sanguinosissima. Per la Spa, si batte il presidente Lamberto Dini Giovanni Grottarelli de' Santi, designato dal ministro del Tesoro Piero Barucci per rimettere ordine. E i fatti dimostrano che di ordine c'era bisogno. Contro la Spa lotta il sindaco pidiessino di Siena, Pierluigi Piccini, che ne fa una questione personale: se passa la Spa, lui si dimette. Come mai? Nasce il sospetto che la Spa possa far esplodere nuovi e più dolorosi mal di pancia al Montepaschi e dintorni. Un altro quiz bancario è la successione alla presidenza della Popolare di Milano, dove Piero Schlesinger ha già annunciato di volersi ritirare. Le elezioni fra dipendenti hanno portato in testa con nove voti la componente social comunista (Fisac-Fiba-Uil), che scavalca la Fabi (più cattolica), che ne ha sei, avendo per- Piero Barucci Piero Barucci Pietro Schlesinger so dei pezzi con la scissione dei più giovani, trasmigrati in Fasib. I nomi possibili sono tanti, in testa quello di Francesco Cesarmi (FibaCisl), oggi presidente della controllata Banca Agricola Milanese. Ma la Fiba potrebbe anche portare Camillo Naggi, presidente del collegio sindacale, o Roberto Ruozi, già consigliere della Popolare e attuale presidente del Banco Lariano. A sua volta la Fisac-Cgil potrebbe puntare su altri due ex consiglieri: Marco Onado, da tre settimane chiamato come commissario in Consob, o Gustavo Ghiaini, attuale presidente della Banca del Monte. Quanto alla Uil-Uib, il candidato naturale è l'attuale vicepresidente della Milano, Antonio Martelli. Insomma, per la presidenza è in Pietro Schlesinger corso una bella gara tra presidenti. Sempre in tema di banche, gli aruspici dicono che Eolo spira benevolo sull'Opv del Credito Italiano. Il primo incontro con gli operatori, sotto l'ala protettrice di Romano Prodi e Enzo Borlanda, è andato bene. In quell'incontro, Isidoro Albertini ha posto una domanda: cosa ne farete della partecipazione nella Banca dell'Agricoltura? «La teniamo», è stata la risposta degli amministratori, Piercarlo Merengo e Giuseppe Egidio Bruno. Il che lascia supporre che, per l'istituto controllato da Giovanni Auletta Annenise i progetti del Credit continuino ad essere ambiziosi. Uniti, Credit più Bna balzerebbero ai primissimi posti in classifica. Bankitalia ha forse incoraggiato il presidente del Enzo Borlanda nuto alla ribalta negli Anni Ottanta: Massimo Gatti, nipote dell'ex presidente Consob Franco Figa, golf di cachemire, barche a vela e immobili. Il suo gruppo, la Raggio di Sole, approdato alla Borsa pel 1987, sta vivendo una fase di drastico riassetto. Oneri finanziari e minusvalenze si sono mangiati tutto l'utile, e oltre. Un altro pezzettino dell'ex piccolo impero di Raul Cardini, la Garma, se ne è andato. E' la partecipazione nella Vicenzi, azienda di biscotti, che Mario e Giuseppe Vicenzi si sono ricomprati da Ivan Cardini e Giulio Malgara. A chi andrà la Ciga? Dopo il gruppo di Charles Forte, sono scesi in lizza due colossi statunitensi: la catena Hyatt e Stephen Bollenbach della Marriot. Tutti giocano al rialzo, ma la carta vincente è una sola: accollarsi anche gli alberghi Ata di Salvatore Ligresti. Valeria Giovanni Sacchi Auletta Giovanni Auletta Natalino Irti Romano Prodi Credit, Natalino Irti, a perseverare? Dalla sera alla mattina, da Wall Street a Piazza Affari, l'ottobre nero del 1987 spazzò via i famosi yuppies delle corbeille. La crisi economica del 1993 sta mettendo oggi a dura prova i finanzieri-vedette. Dopo i guai di Sergio Cusani e Pompeo Locatelli, sotto torchio è ora Sergio Cragnotti, presidente della Lazio, da tre anni trasformato in banchiere d'affari. Problemi non giuridici ma finanziari li ha un altro uomo di finanza relativamente recente, ve- Azeglio Ciampi Enzo Borlanda I NOMI E GLI AFFARI