La sinistra conquista Trieste

La sinistra conquista Trieste La sinistra conquista Trieste Ma la Lega è diventata il primo partito TRIESTE. La sinistra conquista Trieste, ma la Lega Nord diventa il primo partito; la Lista per Trieste (che per 13 anni ha governato la città) e il msi cedono il passo. L'interpretazione dell'exit poli è questa: al ballottaggio passano l'industriale del caffè Riccardo Illy (sostenuto da pds, mezza de e alleanza per Trieste) che ha raggranellato il 42,4% di preferenze, seguito a distanza da Giulio Staffieri (Lista per Trieste, msi, movimento pensionati e cristiano-popolari, che rappresentano l'altra metà della de) che passa al confronto di domenica 5 dicembre con il 26,9%. Terza, a solo 1,3% di distacco, la ventisettenne Federica Seganti della Lega Nord, che fino a stasera farà tremare Staffieri: vista l'esigua differenza tra i due, oggi potrebbe verificarsi un sorpasso beffardo della leghista, unica donna in lizza per queste comunali. I triestini riscoprono il piacere del voto e si riversano alle urne come mai era accaduto prima. Evidentemente da queste parti l'elezione diretta del sindaco piace, al punto da far conquistare al capoluogo giuliano il primato nazionale dell'affluenza: alle 17 di ieri aveva votato il 55,66 per cento degli elettori, l'incremento rispetto alle provinciali del giugno scorso è dell'I 1,31 per cento. Un raffronto significativo in quanto anche per le elezioni provinciali i seggi erano rimasti aperti per una sola giornata. Oltre che nel Comune e capoluogo in provincia di Trieste si è votato anche per il rinnovo di due Consigli comunali; anche qui le percentuali sono molto alte: 59,8 (+14,3 per cento) a Muggia e 59,86 per cento (+14,52 per cento) a Duino Aurisina. Ma a Trieste queste elezioni verranno ricordate anche come le elezioni dei colpi bassi e dei veleni. Nelle consultazioni amministrative per la poltrona di sindaco il botto finale è stata la denuncia contro ignoti firmata dal rappresentante del polo progessista di sinistra Riccardo Illy. Nel mirino dell'industriale del caffè è finito un gruppetto di buontemponi che nottetempo aveva incollato sui parabrezza delle automobili parcheggiate in centro città un centinaio di manifestini con l'eloquente indicazione «Illy sindaco». Un gesto poco simpatico e, vista la qualità della colla a prova di bomba con la quale i volantini sono stati appiccicati sulle vetture, un deterrente a votare lo stesso Illy. Scherzo di cattivo gusto, campagna elettorale scorretta o abile montatura? Secondo Illy il gesto potrebbe essere ascrivibile ai diretti avversari. Chi? I supporter di Giulio Staffieri, sindaco uscente, che si è presentato sotto il simbolo di Alleanza nazionale, del Movimento pensionati e dai cristiano-popolari, che rappresentano l'altra metà della de. Tra i risvolti giudiziari va ricordato inoltre che il movimento «Fascismo e Libertà», estromesso dalla com¬ petizione elettorale per irregolarità nella raccolta delle firme, si è visto respingere la richiesta di sospensiva presentata al Tar e ha già preannunciato ricorso al Consiglio di Stato. Le sorprese comunque non finiscono qua: queste elezioni verranno ricordate anche come le elezioni dello «scisma de». La frattura all'interno dello scudocrociato, quasi storica, è culminata con l'espulsione da parte del commissario Tina Anselmi, degli iscritti autocostituitisi nel movimento dei cristiano-popolari che, contrari ad ogni forma di accordo con il pds, hanno presentato una propria lista per sostenere il candidato di centrodestra Staffieri. Un sostegno che si è fatto sentire. Elena Marco VERSO IL BALLOTTAGGIO VERSO L'ESCLUSIONE riccardo illy 42,2 giulio staffieri 27,1 )12,5 1,0 3,4 10,1 federica xss^ seganti &LyH OO 25,2 W stojan spetic e 7 3,9 \B> °'f ladi minin Lm& l A 0,5 W *'H giancarlo **** locuoco o,2 Riccardo Illy si presenta primo al ballottaggio

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