Allarme in Germania, i boschi muoiono di E. N.

Allarme in Germania, i boschi muoiono Gravemente malati i due terzi degli alberi, la quercia rischia l'estinzione Allarme in Germania, i boschi muoiono Siccità e inquinamento sono i «killer» delle foreste BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il bosco tedesco muore, due terzi degli alberi sono gravemente danneggiati, malati di siccità e parassiti, ma soprattutto di inquinamento, scorie, piogge acide, scarichi industriali, traffico senza controlli. In un Paese dove le foreste coprono il 30 per cento del territorio, soltanto 35 alberi su cento non sono ancora stati colpiti dalla peste verde, rivela il «Rapporto sulla condizione dei boschi», che il governo federale presenterà il primo dicembre. Ma è sopra'.cUtto la quercia a soffrire: uno dei simboli della Germania, della sua natura e della ~ua cultura, è nella «lista rossa» degli alberi che rischiano di estinguersi. I due terzi delle querce che hanno più di sessantanni sono in serio pericolo. Rispetto all'anno scorso, il numero complessivo degli alberi malati si sarebbe lievemente ridotto, nell'insieme del Paese. Ma secondo l'«As'.,DCÌazione per la difesa del¬ l'ambiente e della natura» sarebbe diminuito anche il numero degli alberi, e «dove non ci sono più alberi non ci sono neanche danni». Soltanto nella regione della Ruhr, almeno quarantamila ettari sono stati disboscati. Altrove pini, faggi, aceri e querce si sono ridotti a pali rossastri, come se li avesse divorati il fuoco. La morte delle foreste rappresenterebbe un danno enorme all'economia, provocando l'erosione del suolo, la morte degli animali selvatici, l'impoverimento dell'agricoltura, avverte 1'«Associazione». Ma se gli alberi spariscono, non è soltanto un patrimonio economico ad andarsene, non è soltanto l'equilibrio ecologico a subire danni forse irrimediabili. Sono anche la storia e la cultura di un Paese a guastarsi, a ripiegarsi, a morire un poco: i contadini tedeschi sono sopravvissuti allo sfruttamento feudale perché ogni quattro o cinque anni potevano portare i maiali all'ingrasso con le ghiande. Nei tempi di carestia, in Germania si beveva caffè di ghiande. E per secoli si è giocato a carte, nei lunghi e tetri inverni, con le ghiande come quarto seme. Le querce, del resto, erano gli «alberi del dio Thor», e per questo venerate. Hòlderlin le chiamava «popolo di titani». C'è davvero molta storia, ci sono tante immagini e tanti simboli nei boschi tedeschi, presenza costante nelle fiabe, nella canzoni popolari, nella grande letteratura. C'è, soprattutto, una sintonia che nella gente diventa affetto. In nessun bosco si trovano cartelli che vietano il passaggio: perché, preci sa la legge, anche se sono di proprietà privata le foreste sono aperte a tutti. Negli anni del pacifismo e delle battaglie contro gli Euromis sili, del resto, i sondaggi mostrava no che al primo posto fra le preoc cupazioni dei tedeschi c'era la salu te dei boschi, piuttosto che lo scon tro Est-Ovest e le sue conseguenze sulla Germania. Le cifre allarmanti del Rapporto sono, anche, un para dosso. [e. n.]

Luoghi citati: Germania, Ruhr