Un tesoro per le emozioni di Wilde

L'inedito carteggio con un giovane di Birmingham sorprende anche i biografi del romanziere omosessuale L'inedito carteggio con un giovane di Birmingham sorprende anche i biografi del romanziere omosessuale Un tesoro per le emozioni di Wilde Record all'asta delle lettere «proibite» LE CONFESSIONI DB UN AMORE ULONDRA N gruppo di lettere di Oscar Wilde, maliziose e finora sconosciute, sono saltate fuori da un archivio privato nella contea delle Midlands e vendute all'asta a peso d'oro. Sono scritte a un giovinetto con il quale lo scrittore afferma di avere trascorso «ore dorate» e, essendo datate 1885, portano lo scompiglio tra i biografi di Wilde: anticipano infatti di un anno le prime manifestazioni di quell'omosessualità che sarà la sua rovina. Gli costerà infatti un processo, il carcere e una vita di esule fino alla morte, nel 1900. Che i suoi gusti li avrebbe pagati cari, Wilde doveva averlo già capito al Magdelan College di Oxford, quando i compagni fecero a pezzi le penne di pavone e i girasoli che decoravano la sua stanza. Suscitando lo sdegno degli eredi del giovinetto, Christie's aveva calcato un po' la mano pubblicizzando l'asta come un'occasione unica per entrare in possesso «delle affascinanti lettere di Oscar Wilde al suo amante Philip Griffiths». Infatti, la più «affascinante» delle lettere, quella relativa alle «ore dorate» trascorse insieme, è stata venduta per il triplo del suo valore di stima: 14 mila sterline (oltre 30 milioni di lire), contro una base d'asta tra le 5 e le 7 mila. Un'altra lettera allo stesso giovinetto, scritta quando Wilde era fresco di nozze, è stata venduta per poco più di dieci milioni. Christie's è stata comunque costretta dagli eredi Griffiths a moderare il suo linguaggio: nell'edizione definitiva del catalogo, anziché «lettere di Wilde al suo amante», si parla di «lettere che testimoniano dell'inclinazione di Wilde per le amicizie intense con i bei ragazzi». Il valore storico di questa corrispondenza è comunque alto. Wilde avrebbe assecondato le sue inclinazioni omosessuali assai prima di quanto si sapeva finora - cioè nel 1884, un anno dopo il suo matrimonio con Constance Lloyd e uno prima della sua iniziazione ufficiale alla vita omosessuale. Questo primo amore gay, che durò per tutto il 1885, aveva avuto come oggetto un agiato ventenne di Birmingham di nome Philip M. Griffiths. La sua famiglia ha conservato le lettere per almeno tre generazioni finché l'attuale proprietario (probabilmente il discendente di un cugino del giovinetto) ha de- ciso di metterle in vendita attraverso la casa d'aste Christie's. Philip era il figlio di un ricco uomo d'affari delle Midlands, impegnato nella scuola locale e appassionato di letteratura. Per tutto il tempo della sua relazione con Wilde, Philip si divise tra un appartamentino a Londra e la grande proprietà di famiglia sette camere da letto, scuderie, parco - vicino a Birmingham. In casa Griffiths, a quanto si è saputo, le sorelle di Philip consi¬ deravano uno scandalo la sua amicizia con Oscar Wilde. Che gli scriveva bigliettini di questo tono: «Vieni in città domani a mezzogiorno, andiamo a vedere dei quadri insieme. E tienti libero mercoledì sera». La data è l'8 giugno 1885. In un'altra lettera, datata dicembre 1885, Wilde scriveva: «Ti ho mandato una mia fotografia, all'indirizzo di Mr. Mackey: spero ti piacerà. In cambio, mandamene una delle tue, che serberò come ricordo di un incontro incantevole e delle ore dorate passate insieme. Hai una natura fatta per amare tutte le cose belle. Spero che ci vedremo presto. Il tuo amico Oscar Wilde». E' arrivata fino a noi anche la fotografia a cui Wilde fa riferimento nella sua lettera. Abito bianco, rosa all'occhiello e due scritte di suo pugno. Davanti, «Oscar Wilde a Philip Griffith». Dietro, «Il segreto della vita è l'arte». Come dice il timbro postale sul francobollo, venne imbucata nel Natale del 1885. David Keys Una fu scritta pochi giorni dopo il matrimonio Wilde » A fianco una delle lettere a Philip scritte da Oscar Wilde (a destra)

Luoghi citati: Birmingham, Londra, Oxford