Un maresciallo tutto sesso e armi

Crisi finanziaria nel settore chimico L'ex comandante dei carabinieri a Grugliasco aggrediva le donne in crisi con i mariti Un maresciallo tutto sesso e ormi E condannato a otto anni per violenza carnale Domenico Fiorillo, ex maresciallo dei carabinieri comandante la stazione di Grugliasco, aveva due passioni incontrollabili: le donne degli altri, e le armi, di tutti i tipi. Processato in seconda sezione del tribunale (presidente Malchiodi) è stato riconosciuto responsabile di una violenza carnale consumata ed una tentata, di quattro episodi di aggressione sessuale con atti di libidine, di peculato e detenzione illegale di armi: carabine Whinchester, pistole Walter e Beretta, pugnali, sciabole, fioretti e baionette, tutti corpi di reato, che teneva nell'alloggio annesso alla caserma. Il pm Virginia Borgani ha chiesto 12 anni di carcere. I giudici hanno condannato Fiorillo a 8 anni (2 condonati), due mesi e venti giorni di carcere, con lo sconto di un terzo per l'abbreviato, e applicando la continuazione con una condanna a 2 anni di carcere che Fiorillo aveva avuto nel '90 per favoreggiamento nei confronti di un imputato di tentato omicidio. L'ex I maresciallo (difeso dall'avvoca¬ to Zancan) è stato condannato anche per peculato: si era appropriato di un milione dei fondi della cancelleria, con fatture fasulle fornitegli da un commerciante, Luigi Secco. Questi ha patteggiato la pena con un anno e mezzo di reclusione. Nel 1980, promosso a comandante della stazione di Grugliasco, Fiorillo aveva imposto la «sua» legge, soprattutto nei confronti delle donne che si erano rivolte a lui come tutore dell'ordine. Per nove anni aveva commesso ogni sorta di soprusi, fino a quando una delle vittime aveva trovato il coraggio di denunciarlo. Le violenze sessuali furono quasi tutte consumate nell'ufficio o nell'alloggio annesso alla caserma. M. P. gli aveva chiesto di appianare i litigi con l'ex marito che cercava di tornare a vivere con lei. Il maresciallo finse di starla a sentire, le promise di dare una bella lavata di capo al marito, la convinse a ritornare in caserma dove allungò le mani toccandole il seno e il corpo. Con A. G., capitata nel suo uf¬ ficio per un consiglio in una delicata questione, fu ancora più rude e sbrigativo: le saltò addosso e la buttò sul letto non riuscendo a portare a termine la violenza soltanto per la ferma reazione della donna. In un'altra occasione, invaghitosi di T.M., con una scusa riuscì a entrare nella sua abitazione, dove infastidì la poveretta con ogni sorta di tentativi. F.C. si recò a parlare al maresciallo di una procedura di affidamento. Domenico Fiorillo le prospettò una serie di grane giudiziarie, le fece intendere che era in grado di evitargliele, poi la costrinse ad avere un rapporto. L.C. aveva presentato una denuncia di maltrattamenti contro il marito, cercava un lavoro e pensava che il maresciallo potesse aiutarla. Fiorillo fu esplicito: «Non si fa niente per niente» le disse allungando le mani. L'assalto si limitò ad una tentata violenza carnale per la disperata resistenza della donna. Claudio Cerasuolo Domenico Fiorillo è stato condannato anche per peculato e detenzione illegale di pistole e sciabole

Luoghi citati: Fiorillo, Grugliasco