l'italgas si rifà il look

l/llolgos si rifà il look l/llolgos si rifà il look Il gruppo assorbe tre controllate e «converte» le obbligazioni TORINO. Con un'operazione decisa allo scopo di razionalizzare le stratture organizzative, di elevare il livello di efficienza ed incrementare la redditività del gruppo, l'Italgas ha incorporato ieri tre società controllate e possedute al 100%: la «Italgas Sud spa»; la «Metano città spa» e la «Luxebel spa». Dall'operazione, approvata ieri all'unanimità dall'assemblea straordinaria degli azionisti riunitasi a Torino scaturirà, come ha Sottolineato il presidente della società Carlo da Molo, un contenimento dei costi di struttura senza «nessuna riduzione di personale». Il presidente dcll'Italgas ha annunciato anche un'altra rilevante operazione deliberata dal consiglio di amministrazione, ovvero la conversione anticipata delle obbligazioni in azioni ordinarie (un'operazione da 362 miliardi) che comporterà per l'azienda un risparmio in termini di oneri finanziari. Le motivazioni dell'anticipo sono essenzialmente tre: sostenere gli impegnativi programmi di espansione, mantenendo l'è- quilibrio finanziario; migliorare il rapporto tra mezzi propri e di terzi; perseguire una caduta dell'indebitamento del 30-40% in 5 anni. Va notato che le obbligazioni sono state acquistate al valore di 3 mila lire ed in tre anni l'azione ha raggiunto un valore di circa 4500 lire (nel '93 oltre le 5200 lire). Il bilancio '93 del gruppo Italgas si profila positivo. Uniche «voci» negative nei primi sono quelle degli oneri finanziari netti, passati dai 70 miliardi del 31 ottobre '92 agli 82 dell'anno in corso, con un incremento del 17,1%. Con la conversione delle obbligazioni (si tratta delle obbligazioni convertibili Italgas 10% 1990-96 riservate agli utenti; Mediobanca 10% 1990-96 con warrant Italgas e Mediobanca 6% 1986-1995 serie speciale Italgas), la società conseguirà, secondo quanto riferito dall'amministratore delegato Eugenio Lancellotta, un risparmio di 20 miliardi l'anno fino al '95. Contrazione anche per gli investimenti scesi, nel periodo considerato, da 569 a 446 miliardi. [r. e. s.j

Persone citate: Carlo Da Molo, Eugenio Lancellotta

Luoghi citati: Torino