lavoro in affitto, sbarcano 8 big

lavoro in affitto, sbarcano 8 big Da dicembre Adria, colosso mondiale, aprirà due agenzie a Roma e Milano lavoro in affitto, sbarcano 8 big Svizzeri e francesi studiano il mercato italiano MILANO. C'è chi i calcoli li ha già fatti: il lavoro interinale in Italia sarà un business da almeno sette mila imbardi. Non c'è quindi da stupirsi se i giganti mondiali del lavoro «in affitto», con alle spalle lunghi anni di esperienza, si stanno già preparando al debutto italiano. «Da dicembre apriamo due agenzie, una a Milano e un'altra a Roma: cominciamo con le selezioni per le aziende-clienti, così siamo pronti per quando ci sarà la legge», anticipa Egidio Garbelli, amministratore delegato della Sintex srl, società del gruppo Adria, la seconda società di selezione del personale del mondo. Anche la numero due, la Ecco France, con 2200 dipendenti e 650 filiali in tutta la Francia, non nasconde che la sua «antenna italiana», la «Career», opera da tre anni a Milano «per ora, come agence de deplacement, cioè per la ricerca e selezione di lavoratori qualificati a durata indeterminata, nell'attesa però di poter operare come agenzia di lavoro interinale», spiega il direttore Lionel Morin. Manpower, la prima nel mondo con duemila uffici in oltre trenta nazioni e un giro d'affari di oltre 6 mila miliardi, appare invece, almeno finora, la più prudente e attendista. Queste agenzie multinazionali tifano per una legge italiana sul lavoro «in affitto» a «maghe larghe», cioè con il minor numero di limitazioni. «Secondo me - spiega l'amministratore delegato della Sintex - se in Italia si seguirà il modello francese più elastico si darà lavoro ad altre 100 mila persone; se si seguirà quello tedesco, più rigido, 50 mila, e se si rimarrà fermi all'ipotesi italiana, si arriverà al massimo a 10 mila posti in più». Garbelli, sembra impermeabile alle perplessità e ai timori dei sindacati italiani, ed è convinto che con il lavoro interinale ci guadagnino tutti: «Lo Stato per l'Irpef, l'Inps per i con¬ tributi; le aziende per i loro bisogni di flessibilità, e i lavoratori con la pensione». Che cosa faranno le due agenzie Adria nell'attesa della legge? «Incominciano a selezionare del personale, ma si preoccuperanno anche della sua formazione rispondente alle esigenze aziendali», dice Garbelli. «Il mio, per ora, è un lavoro di raccolta informazioni presso i sindacati e le aziende-clienti - spiega il direttore di «Career» -. E ciò che emerge molto chiaramente è che il divieto all'utilizzo di personale in affitto per mansioni di contenuto professionale elementare, come stabilisce il disegno di legge del ministro Giugni, non risponde alle esigenze delle aziende. In Italia non si va a cercare un quadro, un manager per due settimane, ma operai, impiegati con qualifiche basse, ed è spesso la fascia di chi ha più bisogno di lavorare». Stefanella Campana

Persone citate: Egidio Garbelli, Garbelli, Giugni, Lionel Morin, Stefanella Campana