Rubens al computer

Rubens al computer I dipinti riprodotti con tecniche moderne Rubens al computer Quadri falsi secondo la legge Oggi dalle 18,30 alle 22, all'Hotel Ambasciatori esposizione di perfette riproduzioni di antichi dipinti. Falsi dichiarati ottenuti con elaborazione al computer e con tecnica assolutamente originale. Ci sarà anche una dimostrazione diretta. Falso in arte, cos'è? La tentazione di creare elegante scompiglio nell'ordito delle poche certezze che ruotano attorno l'originale? Concorrenza all'autore del quadro (o della scultura), per cominciare; perfida sfida all'esperto che coccola il suo sapere; colpo di spada al collezionista o all'ignaro acquirente sempre in cerca della «scoperta» e del capolavoro inedito. Ci sono falsari che hanno goduto immensamente nel vedere le «loro» opere esposte in famosi musei, attribuite come autorevoli originali di maestri d'ogni epoca. Il falso sta nell'intenzione e da questa deriva la truffa con le conseguenze che comporta il reato. Ma l'imitazione perfetta di un quadro bellissimo non è un falso. L'importante è dichiararlo spudoratamente. Sappiamo, perché la storia dei falsi o delle copie è antica (i romani copiavano e i collezionisti raccoglievano orgogliosi queste opere, le statue greche) che le tecniche sono da secoli le stesse: un buon artigiano, estroso quanto basta, assume a modello l'originale e lo riproduce manualmente. Le macchine industriali hanno perfezionato la riproduzione fotografica e litofotografica. Oggi l'elaborazione informatica può arrivare al massimo, alla copia che si sovrappone all'originale imbarazzando l'esperto. Esperienza e genialità ancora una volta torinesi, messe in gioco quasi per sfida dalla Galber, azienda che costruisce sofisticati congegni di misurazione di cui si servono importanti aziende italiane ed estere. Spiega la signora Caterina Cocco: «Viene da me uno dei nostri tecnici che sa quanto sia appassionata d'arte e dice: le piacerebbe se le riproducessi un dipinto antico? La pro¬ posta mi lascia perplessa ma lui prova e dopo un po' ecco nel mio studio uno stupendo quadro». Come e cosa ha fatto il collaboratore resta segreto ma il procedimento si può intuire: da una foto il computer elabora i dati necessari che poi trasmette ad un plotter il quale riproduce le informazioni (e qui sta l'originalità) direttamente sulla tela. Riproduzione computerizzata, dunque, ma così perfetta da togliere il fiato. Ci sono altri accorgimenti meno segreti: alcuni artigiani forniscono la tela, i supporti, i chiodi oppurtunamente antichizzati; un tecnico invecchia il dipinto con vernici speciali. Tutto autorizzato e certificato dall'autentica che «attribuisce alla presente opera l'appellativo di falso in Italia». Le opere riprodotte sono raccolte in musei, le copie da capolavori di Rubens, Bronzino, Tiziano, Brueghel, Caravaggio, saranno presentate da Maria Luisa Tibone storico dell'arte. lp. p. b.] Oggi all'Hotel Ambasciatori perfette imitazioni di antichi capolavori nell'esposizione curata da un'azienda torinese Caterina Cocco accanto alla riproduzione di un Rubens

Persone citate: Bronzino, Brueghel, Caravaggio, Caterina Cocco, Maria Luisa Tibone

Luoghi citati: Italia