Tra un game e Poltro si può anche leggere

Tra un game e Poltro si può anche leggere Courier inventa un'altra «mania» antistress Tra un game e Poltro si può anche leggere FRANCOFORTE DAL NOSTRO INVIATO Sulle panchine del tennis, come sui lettini dello psicanalista, possono succedere le cose più bizzarre. Michelino Chang, primo esempio, ha lanciato la moda della banana. Ai cambi di campo, qualche anno fa, ne sbucciava lentamente una e se la gustava a piccoli morsi. Adesso non lo fa più, però ha lasciato numerosi fedeli del rito. L'olandese Haarhuis, secondo esempio, ha cambiato frutto, mela e non banana, e a Wimbledon durante i riposi la mangiava dopo averla ridotta a fettine con un coltello. Poi c'è qualcuno che è solito concentrarsi tenendo gli occhi chiusi, come fosse in preghiera, e qualcun altro che si dà da fare con racchetta e stringhe, asciugamani e maglietta, quasi fosse incapace di star fermo. Ognuno insomma ha la sua piccola mania per rilassare muscoli e mente. Nessuno però, a memoria d'uomo, si è mai comportato come Jim Courier durante l'incontro dell'altra sera, poi perso, contro Medvedev. Courier si riposava leggendo un libro. Arrivava al cambio quasi con fretta, si sedeva, apriva il romanzo Maybe The Moon di Armistead Maupin, la storia di una nana a San Francisco, scorreva qualche riga con rapita attenzione, bevendo senza staccare gli occhi dalla pagina, e quando l'arbitro richiamava i giocatori in campo, girava il libro e teneva il segno con l'asciugamano. La cosa ha funzionato bene nel corso del secondo set, vinto per 6-1, ma l'interesse per la lettura, che era in realtà una sorta di training autogeno, ha cominciato a sortire effetti disastrosi verso la fine del terzo, sul 5-3 e servizio, quando Big Jim, che fra l'altro giocava senza il cappellino da baseball, dimenticato a suo dire in albergo, ha avuto quattro match point e li ha buttati sciaguratamente alle ortiche. Il romanzo, il suo stavolta, ha avuto uno sgradito finale. Con la testa a zonzo e qualche fusibile bruciato, sospettiamo, colpa dello stress da tennis, il Rosso della Florida, un tempo famoso per la sua forza mentale, si è sciolto come un cioccolatino lasciando la vittoria a Medvedev e la gloria a qualcun altro, a chi si vedrà. Jim l'intellettuale, il divoratore di libri, è finito fuori come un pugile suonato, primo eliminato dalla competizione. Il secondo, come del resto già si sospettava, è stato Sergi Bruguera, troppo impacciato sul tappeto e dunque incapace di sfuttare il momento non proprio esaltante di Goran Ivanisevic. Il croato, che ha nel servizio la sua arma migliore, cosa che sanno ormai anche i bambini, ieri ha messo insieme la miseria di quattro ace, che per un tipo come lui, abituato a tremende abbuffate, sono l'equivalente di un brodino caldo. Ma Goran stava male. Nel terzo game del secondo set il cuore gli correva forte nel petto e lui non riusciva a tirare il re¬ spiro. Gli hanno dato i sali, si è ripreso, ma si è buscato anche una bella paura. «Non riuscivo a capire quel che stava succedendo. Ho temuto che si ripetesse la storia dell'anno scorso a Montecarlo, quando per lo stesso motivo sono finito in ospedale passando i quattro giorni peggiori della mia vita. Ma ora è tutto a posto: il medico mi ha misurato la pressione e ha detto che non ci sono problemi». Ivanisevic, però, sembrava scosso. «Non conosco le cause del malanno. Forse ero più nervoso del solito. Voi capite, sapevo di dover vincere tutti e due gli incontri che mi restavano, ero in forte tensione. Spero domani tutto vada bene». Domani, cioè oggi, Goran Ivanisevic incontrerà Stefan Edberg nell'incontro decisivo per stabilire chi giocherà in semifinale contro Stich. Edberg ha perso in due set con Sampras che pertanto ha raggiunto la qualificazione senza sputare l'anima, dando l'impressione di controllare il match come fosse un giocattolino. In semifinale Pistol Pete, sorpresa, troverà Andrei Medvedev, l'uomo di Kiev, che nella sfida decisiva si è fatto un bel frullato del piccolo cinoamericano Chang. Carlo Coscia Ieri: Ivanisevic-Bruguera 6-4, 7-6 (7-4); Sampras-Edberg 6-3, 7-6 (7-4); Medvedev-Chang 2-6, 6-4, 6-2. Oggi: Sampras-Bruguera, Edberg-Ivanisevic, Stich-Courier. Ma il nuovo metodo non evita a Bigjim l'eliminazione dal Masters di tennis Molta paura ma per fortuna nulla di grave per Goran Ivanisevic ieri durante il match: il croato ha avuto difficoltà di respirazione gli hanno dato i sali e si è ripreso in tempo per battere Bruguera

Luoghi citati: Florida, Francoforte, Kiev, Montecarlo, San Francisco