Arriva il lavoro in affitto

Arriva il lavoro in affitto Arriva il lavoro in affitto Oggi Giugni presenta tre leggi per attuare l'accordo di luglio ROMA. Riforma delle rappresentanze sindacali, lavoro interinale, regime contributivo per il salario aziendale: queste le materie su cui il ministro del Lavoro, Gino Giugni, ha preparato tre disegni di legge che presenterà oggi al Consiglio dei ministri. I tre provvedimenti fanno parte degli impegni sottoscritti dal governo con l'accordo di luglio sulla politica dei redditi e il sistema contrattuale. LAVORO INTERINALE: il disegno di legge preparato da Giugni stabilisce che le imprese fornitrici di manodopera siano munite di un'autorizzazione ed eroghino al lavoratore una «indennità di disponibilità», nella misura fissata dal contratto collettivo o, in mancanza, in un ammontare non inferiore a 400 mila lire mensili. Le imprese utilizzatrici non potranno affittare lavoratori per mansioni di contenuto professionale elementare, per sostituire lavoratori in sciopero o se nell'anno precedente hanno proceduto a licenziamenti collettivi. Il contratto, stipulato in forma scritta, non può essere inferiore a 6 mesi ed è rinnovabile per un altro semestre. Il lavoratore «affittato» ha diritto alla stessa retribuzione fruita dai dipendenti, di pari livello, dell'impresa utilizzatrice. RAPPRESENTANZA SINDACALE: non sarà più presunta (com'è sostanzialmente oggi), ma dovrà essere verificata attraverso periodiche elezioni. La rsu che sarà titolare del potere contrattuale in azienda, verrà eletta ogni tre anni da tutti i lavoratori su base proporzionale con voto segreto su lista. SALARIO AZIENDALE: gli incrementi retributivi definiti a livello di singola impresa - collegati ad obiettivi di produttività, qualità e altri elementi di competitività - non avranno più lo stesso trattamento contributivo-previdenziale di quelli previsti dalla contrattazione nazionale.

Persone citate: Gino Giugni, Giugni

Luoghi citati: Roma