«Giovanni Falcone» vita e morte

«Giovanni Falcone» vita e morte Drammatico «Giovanni Falcone» vita e morte ESCE proprio nel momento in cui le disfunzioni della magistratura siciliana arrivano alla resa dei conti e si discute pubblicamente di magistrati legati alla mafia, questa cinebiografia agiografica che ripercorre vita, battaglie e morte del giudice Falcone, utile agli spettatori anche come rilettura sintetica di oltre dieci anni terribili a Palermo. Conciliaboli e assassinii si alternano nel film, un docu-drama nello stile popolare di Giuseppe Ferrara (già autore di «Cento giorni a Palermo» e de «Il caso Moro», sulle uccisioni del generale Dalla Chiesa e del presidente democristiano). Falcone è Michele Placido (non somigliante e tutt'altro che bravo), sua moglie Francesca Morvillo è Anna Bonaiuto, Borsellino è Giancarlo Giannini (molto efficace), Tommaso Buscetta è Gianni Musy, Andreotti si vede soltanto di spalle. Il regista ricerca le somiglianze fisiche: «Io credo a Chaplin, che quando doveva fare Hitler lo faceva somigliante a Hitler»; il film ha suscitato, da parte di personaggi interessati, di amici di Falcone o di parenti delle vittime, molte polemiche veramente non troppo giustificate: anche al cinema, come ai giornali, spetta il diritto di cronaca. GIOVANNI FALCONE di Giuseppe Ferrara con Michele Placido, Giancarlo Giannini, Anna Bonaiuto, Massimo Bonetti, Gianni Musy; Italia, 1993 TORINO, Cinema Ambra, Nazionale 2 MILANO, Ambasciatori GENOVA, Ariston 1 BOLOGNA, Marconi ROMA, Adriano, Universal NAPOLI, Empire, Nuovo Arcobaleno BARI, Ambasciatori PALERMO, Ariston, Rivoli