«Piovono pietre» sui disoccupati

«Piovono pietre» Drammatico «Piovono pietre» sui disoccupati KEN Loach, il regista inglese dalla parte degli operai, racconta cosa davvero significhi essere senza lavoro: la disoccupazione non come percentuale nelle statistiche economiche né come primo problema della crisi euroamericana, ma come umiliazione e disperazione quotidiana, in questo film semplice, bello, concreto, pochissimo drammatizzato, fa nascere fortissimo il sentimento dell'ingiustizia. I personaggi sono operai cattolici di Manchester che vivono in case decenti alla periferia della città, che sopravvivono con il sussidio di disoccupazione, che non riescono a trovare i soldi necessari per il gas, la luce, neppure per spese straordinarie come un vestito bianco per la Prima Comunione della figlia bambina: il padre protagonista vuol comprare quel vestito a ogni costo, con una tenacia che vede nell'abito da cerimonia un simbolo, un segno della propria residua dignità e identità sociale. Cerca ovunque lavoro che non trova, ricorre a espedienti e illegalità, s'affida agli strozzini: ce la fa al termine di molte esemplari traversie. «Quando sei un operaio, piovono pietre sette giorni su sette», è il proverbio che spiega il titolo. PIOVONO PIETRE di Ken Loach con Bruce Jones, Julie Brown, Ricky Tomlison, Tom Hiskey, Mike Fallon; Inghilterra, 1992 TORINO, Charlie Chaplin 2 MILANO, Anteo GENOVA, Corallo 2 BOLOGNA, Tiffany ROMA, Greenwich 2

Persone citate: Anteo Genova, Bruce Jones, Charlie Chaplin, Corallo, Inghilterra, Julie Brown, Ken Loach, Mike Fallon, Ricky Tomlison, Tom Hiskey

Luoghi citati: Bologna, Greenwich, Manchester, Milano, Roma, Torino