la Stet passa al contrattacco di R. R.

«I patti in deroga non si toccano» Tedeschi vara il piano triennale. Il titolo in Borsa riprende fiato la Stet passa al contrattacco Si allea con Bell e cerca spazi all'estero ROMA. Dall'Ungheria al Sud America. Michele Tedeschi vuole radicarsi all'estero. L'amministratore delegato della Stet sta cercando nuovi spazi per sviluppare l'attività della finanziaria dell'Ili per le telecomunicazioni. «Si farà perno sull'acquisizione di licenze per servizi in aree di preminente interesse strategico oltre che sul rafforzamento del sistema di offerta in ambito internazionale attraverso la conclusione di alleanze strategiche che riguarderanno anche le attività industriali del gruppo» si legge in una nota diffusa dopo la riunione del consiglio di amministrazione della Stet dedicata al varo del piano 1994-96. In particolare la Stet e l'americana Bell Atlantic si sono candidate ad acquisire il 30% della compagnia telefonica ungherese Matav. E proprio ieri hanno annunciato un'altra iniziativa comune. E' stata firmata infatti un'intesa preliminare per lo sviluppo dei servizi multimediali, come la trasmissione del segnale tv attraverso le la normale linea telefonica. E' ipotizzata la costituzione di una joint venture. Per Tedeschi il progetto è una «premessa importante» per espnadersi «su altri mercati» in un settore «dotato di grandi potenzialità». Serviranno questi annunci a chiudere le polemiche sulle alleazne internazionali della Stet? Il piano triennale messo a punto ieri dal consiglio di amministrazione presieduto da Biagio Agnes è per la prima volta basato sull'unificazione della gestione del telefoni in Italia con la costituzione della Telecom Italia (che vedrà la luce entro settembre del 1994 con la fusione di Sip, Italcable, Iritel e Telespazio). L'obiettivo è l'eliminazione delle duplicazioni e delle diseconomie che hanno rallentato la crescita delle telecomunicazioni. Il punto di partenza è quindi l'unificazione di «tutte le competenze» all'interno del gruppo. In base al programma, alla fine del 1996, i ricavi saliranno da 30 mila miliardi a 38 mila. La redditività avrà un «deciso miglioramento», mentre l'attuale forte indebitamento dovrà avere una «sensibile diminuzione». Sono previsti investimenti per 32 mila miliardi nell'arco del triennio. Per quanto riguarda in particolare il servizio telefonico, il piano ipotizza la crescita di un milione e mezzo di abbonati alla rete di base e di 800 mila allacciamenti al telefonino. La divulgazione del piano ha provocato l'inversione di tendenza dei titoli Stet e Sip in borsa: dopo le perdite registrate per entrambi all'inizio della mattinata, c'è stato un lieve aumento in chiusura. [r. r.]

Persone citate: Bell, Biagio Agnes, Michele Tedeschi

Luoghi citati: Italia, Roma, Sud America, Ungheria