I'ici delude finanziaria zoppa

Il governo ai deputati: non snaturate la manovra. Decade il «balzello» sul medico (sarà reiterato) Il governo ai deputati: non snaturate la manovra. Decade il «balzello» sul medico (sarà reiterato) I/lei delude, finanziaria zoppa Ora mancano 2160 miliardi, niente tasse ROMA, Una brutta scoperta a lungo rinviata si abbatte sulla Camera che inizia a discutere la legge finanziaria '94: mancano 2160 miliardi, perché il gettito dell'Ici è inferiore al previsto. Probabilmente è aumentata l'evasione; la crisi economica può aver accresciuto la riluttanza a pagare la pesante imposta comunale sugli immobili. Il governo non ricorrerà a nuove tasse per tappare il buco, dunque crescerà il deficit sia quest'anno (verso i 160.000 miliardi) che l'anno prossimo. Il ministro del Bilancio Luigi Spaventa ne approfitta per esortare i deputati a evitare impennate demagogiche e assalti clientelali nell'esame della manovra economica '94: i mercati finanziari mondiali ci osservano giorno per giorno, «con reattività che possiamo giudicare eccessiva ma che esiste», si rischia un dannosissimo rialzo dei tassi di interesse. A causa della mole del debito pubblico finanziato sul mercato, «una lira di risanamento rende più di una lira; una lira di non risanamento costa più di ima lira» dice Spaventa; perciò niente frammentazioni, niente rinvìi. E' nel gruppo della democrazia cristiana che si va elaborando una congerie di richieste, tra le quali alcune di stralcio. Mette le mani avanti il capogruppo de in commissione Bilancio, Nicola Sanese: «Non abbiamo intenzione di creare incidenti pretestuosi per giustificare il ricorso all'esercizio provvisorio» (che potrebbe servire ad allontanare le elezioni politiche, ndr); però ipotizza lo stralcio del riordino dei ministeri e dell'autonomia degli istituti scolastici, e inoltre l'aumento degli assegni familiari, degli sgravi fiscali per la prima casa, dei sostegni alla piccola impresa. Si sente dire a Montecitorio che ormai i tentativi di ritardare lo scioglimento delle Camere appaiono vani, che quindi non avrebbe scopo allungare i tempi della legge finanziaria. L'agitazione dei deputati avrebbe più che altro motivi di propaganda elettorale. Ieri mattina in commissione, il relatore Bruno Ta- bacci (de) si è al contrario detto preoccupato che già così come sono i conti non tornino: facendo suoi i calcoli del servizio Bilancio della Camera, teme che il governo abbia sopravvalutato l'effetto di alcuni tagli di spesa e di alcune misure fiscali. Non vuole però fornirne una stima complessiva. A difendere la legge finanziaria in commissione Bilancio sono andati quattro ministri, Barucci del Tesoro, Spaventa del Bilancio, Gallo delle Finanze e Cassese della Funzione pubblica. Subito dopo i quattro si sono spostati a palazzo Chigi da Carlo Azeglio Crampi, insieme con il presidente della commissione Angelo Tiraboschi e i relatori Tabacci e Raffaele Rotiroti (psi). Qui si è confermato che uno stralcio minore sarà comunque necessario: per dar tempo alle imprese di applicarlo sulle buste paga, l'aumento delle detrazioni Irpef ai lavoratori dipendenti (recupero del fiscal drag) dovrà essere tolto dalla finanziaria e approvato subito per decretolegge. Nella riunione si è anche stabilito di ridare ai Comuni i 1500 miliardi che avrebbero perso a causa del minor gettito dell'Ici. Spaventa e Barucci sostengono che questo potrà essere fatto senza mutare la grande cifra su cui tutta la legge finanziaria '94 si impernia, ossia il «saldo netto da finanziare». E' del tutto escluso, come ha sottolineato Gallo, che i miliardi mancanti possano essere recuperati con tasse di altro genere. A margine, il relatore Tabacci si è «molto seccato» perché alcuni giornali sottolineavano che è inquisito per reati collegati al finanziamento dei partiti. «Porre la questione adesso - dice - significa voler tenere il relatore "sotto scopa" perché bisogna rispettare i tempi della legge finanziaria allo scopo di fare presto le elezioni. Io "sotto scopa" non lavoro. Il bagno lo devono fare tutti, non solo qualcuno». Intanto è decaduto il decreto sulla tassa delle 85 mila lire. Sarà reite rato venerdì. Stefano Lepri Fiscal drag, a Natale buste più «pesanti» grazie a un decreto MINORI SPESE AUTONOMIA SCUOLE -387 TOTALE -10.894 MINORI ENTRATE SGRAVIO IRPEF PRIMA CASA 973 AUTONOMIA UNIVERSITA' -33 ABOLIZIONE C0MITATI -71 MAGISTRATI -48 BLOCCO ASSUNZ. SANITA' -800 INCENTIVIPERS. SANITA' -1.160 PRONTUARIO MEDICINALI -2.665 TRASFERIMENTIREGIONI -1.623 PENSI0NI -2.155 CASSADD. PP. 1.715 VARIE -183 IL GROSSO DELLA MANOVRA I più importanti provvedimenti economici che il governo vuole adottare per il '94 sono contenuti nel disegno di legge; "collegato" alla legge finanziaria. Ecco i risparmi da ottenere per l'anno prossimo in un computo aggiornato dopo le modifiche del senato MAGGIORI ENTRATE ELIM. FORFAIT AUTONOMI 1.085 LOTTERIAGRATTAE VINCI 250 DEDUCIBILITA'C0NC0RSI 165 DETRAIBILITA' IVA 182 TASSEIP0TECARIE 95 IRPEF SUINDENN. MISSIONE 60 ALTRE MISURE VARIE 2.054 MAGGIORI SPESE PERSONALE UNIVERSITA' +300 P0LIZIA +45 FONDO 0CCUPAZI0NE +330 ALTRO +400 T0TALE +1.075 Il ministro del Bilancio Spaventa si appella alla Camera «Non snaturate la manovra» Il ministro delle Finanze Gallo è contrario a nuove tasse

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