Tudjman: Italia imperialista

Tudjman: Italia imperialista Tudjman: Italia imperialista «Andreatta, non imporci sanzioni e ricordati che l'Istria è croata» ZAGABRIA. Il presidente croato Franjo Tudjman ha espresso sorpresa per le dichiarazioni del ministro degli Esteri italiano, Beniamino Andreatta, sull'ipotesi di un'estensione dell'embargo alla Croazia e ha lanciato l'accusa di imperialismo verso non meglio definiti «circoli italiani». «Una tale dichiarazione ci sorprende - ha detto Tudjman alla tv croata - perché l'Italia aveva manifestato l'intenzione di avviare rapporti amichevoli con la Croazia a tutti i livelli». Tudjman ha ricordato che nell'iniziativa di pace da lui lanciata due settimane fa non era citato il nome dell'Italia (i Paesi garanti di un eventuale accordo, secondo Tudjman, dovrebbero essere: Francia, Germania, Stati Uniti, Russia, Turchia e Gran Bretagna). «Non per caso ho omesso il nome dell'Italia - ha spiegato Tudjman -. Sono italiani certi generali che hanno spiegato ai serbi come prendere Zara, un certo senatore (Arduino Agnelli, psi, ndr) che ha partecipato all'assemblea dei serbi di Krajina e certi sindaci esuli di Zara (Ottavio Missoni, ndr) che fanno certe dichiarazioni». Secondo Tudjman questa è «l'espressione di un'atmosfera di irredentismo in Italia e di uno spirito contro la Croazia e a favore della Serbia, la vecchia politica della prima guerra mondiale dell'imperialismo serbo e dell'imperialismo italiano». Tudjman ha aggiunto che queste sono tendenze costanti di «certi circoli italiani, anche se questa non sembrerebbe essere la politica ufficiale dell'Italia e del governo italiano». «Noi dobbiamo preoccuparci - ha detto Tudjman - di queste tendenze pensando soprattutto alla nostra Istria dove c'è, anche se piccola, una minoranza italiana, lì potrebbe trovarsi un terreno fertile per tutte queste idee». L'ambasciatore d'Italia a Zagabria, Salvatore Cilento, ha spiegato agli interlocutori croati che «l'estensione di sanzioni alla Croazia non è un'iniziativa italiana ma una tendenza che si fa strada in ambito Cee». [Ansa]