«Sono innocente e mi dimetto» di Ugo Bertone

Leoni, senatore della Lega, è accusato di aver preso 10 milioni illecitamente Leoni, senatore della Lega, è accusato di aver preso 10 milioni illecitamente «Sono innocente e mi dimetto» «Disobbedisco a Bossi» VARESE DAL NOSTRO INVIATO Senatore, che vuol dire disobbedire a Bossi? «Minimo bisogna stargli lontano almeno una settimana. Se no ti fa un sermone che non finisce più». Ma Giuseppe Leoni da Mornago, 46 anni, architetto, cattolico e leghista della prim'ora, il primo a esser ricevuto al Quirinale da Cossiga, l'immancabile papillon al collo, è fatto così. Di fronte alle accuse di Agostino Abate, il magistrato varesino che gli contesta di aver ricevuto illecitamente dieci milioni da un inquisito sotto forma di finti spot per una radio locale, Leoni ha dato le dimissioni dal Senato e si è messo a disposizione del giudice. Davvero Bossi non era d'accordo? «Vero. Umberto mi aveva chiesto di restare. Ma non era possibile. Del resto sono sicuro che Bossi, al mio posto, si sarebbe comportato allo stesso modo». I soliti maligni già dicono che è una finta. Tanto il Senato poi respinge le dimissioni... «Io certi calcoli non li so fare. In un caso così ragiono con la mia coscienza. Già, la coscienza di essere innocente. E così già da oggi sono a disposizione del magistrato. Gli invierò una memoria, in questi giorni. Ma se vuol sentirmi prima, io sono qui. Ho voglia di fare in fretta. E mi tocca un compito nuovo». Cioè? «Cioè tentar di spiegare la nostra storia ad un magistrato che non sa, non capisce i sacrifici che abbiamo fatto in questi anni». Ma un magistrato non è fatto per capire i partiti... «Capisco. Ma io non capisco le montature, le porcherie. Vede, è proprio questo che mi fa imbestialire. Dietro alla crescita della Lega c'è il nostro sacrificio, c'è il coraggio, la pulizia morale di gente come Umberto». E allora? «E allora una montatura così non sta né in cielo né in terra. La Lega che combina un giochetto da dieci milioni? Io che invento un trucco del genere? E' una montatura. Una vera porcheria politica». Senatore, lei ha fatto il grande gesto. E questo, insistono i maligni, può portarvi dei voti, domenica. Davvero Bossi non era d'accordo? «Lui era dell'idea che io restassi al mio posto. Ma, ripeto, sono convinto che al mio posto si sarebbe comportato come me. Hanno inventato una storia incredibile e io ho reagito subito. Del resto lui è il prufesur della Lega, ma io sono il suo primo allievo. Anzi, se l'Umberto è la mamma della Lega, io sono il papà. Di fronte a questo fango uno come noi deve reagire subito». Basta con la politica, almeno per un po'? «Macché. Continuerò a far politi¬ ca, statene certi. A Varese,in Comune, ma non solo. Il giudice Abate fose non lo sa, ma ho altre cariche oltre che essere il presidente dell'Editoriale Nord, quella degli spot incriminati, io dirigo anche Lega Italia Federale. No, cambia una cosa sola». E cosa cambia? «Lo stipendio. Non mi arriverà più lo stipendio da parlamentare. Ma anche qui poco male. Io faccio l'architetto, il mestiere più bello del mondo. E lo faccio proprio volentieri». Gli avversari, Leoni. Come hanno reagito? «Ho avuto tanta solidarietà, anche al di fuori delle righe. L'hanno capito in tanti che quella storia è una montatura bella e buona». E il Parlamento perde con la sua uscita l'unico pilota di palazzo Madama... «Anche Speroni vola. Ma lui è un pilota della domenica. Io, con il mio Morene, sono un'altra cosa. Anche se adesso voglio cambiare aereo». Beato lei, che in tempi di crisi cambia aereo... «Cosa vuole, bastano dieci milioni, per un aereo del genere». Eh sì, quei dieci milioni sono proprio una cifra magica che torna nella storia di Giuseppe Leoni, il leghista gentiluomo, papillon e baffi fin de siècle. Ugo Bertone Giuseppe Leoni da Mornago, 46 anni, architetto, cattolico praticante e leghista

Persone citate: Agostino Abate, Bossi, Cossiga, Giuseppe Leoni, Leoni

Luoghi citati: Italia, Mornago, Varese