Lo Stato ama l'invalido moribondo

Lo Stato ama l'invalido moribondo Lo Stato ama l'invalido moribondo Giovanni Darocca, Langen (Germania) Salvatore cercasi Mi riferisco all'articolo di Gian Enrico Rusconi, dal titolo «Guerra civile di parole», apparso su La Stampa del 12.11.93. Sono perfettamente d'accordo con il sig. Rusconi, soprattutto quando egli conclude dicendo che occorrerà arrivare al più presto ad una libera e leale competizione elettorale. La domanda che mi pongo è la seguente: Chi aiuterà il popolo italiano ad arrivare al più presto ad una leale e libera competizione elettorale in modo da potersi liberare dal «Regime dei Mascalzoni»? Sarà il presidente Scalfaro che non sembra accorgersi dei fatti vergognosi perpetrati ogni giorno da un Parlamento sempre più delegittimato dagli atti stessi che esso compie? Saranno i partiti come il pds o la Lega che fingono di scagliarsi contro i ladri di Regime e che poi, approfittando della confu- Oreste del Buono Cacciatori una moglie accusa alle competenti autorità: far stampare sulle licenze di caccia e pesca, crudeli divertimenti spacciati per amore di vita (caso mai di morte) all'aria aperta, la dicitura «licenza di uccidere». Sono la ex moglie (presto divorziata e trasferitasi a Torino dalla provincia di Asti) di un uomo appassionatissimo di caccia sione generale, si schierano a loro favore con iniziative scandalose come il voto contro il decreto del governo che imponeva la restituzione del «bottino» da parte dei ladri, o il voto a favore della depenalizzazione dei finanziamenti illeciti? Ho seguito con interesse, fin dalla prima lettera di ottobre, l'argomento caccia e pesca e i vari riferimenti al giudice Di Pietro cacciatore. Anche se non conterà nulla, desidero inviare la seguente modesta proposta Giuseppe Gaetano, Asti

Persone citate: Di Pietro, Gian Enrico Rusconi, Giovanni Darocca, Giuseppe Gaetano, Langen, Oreste Del Buono, Scalfaro

Luoghi citati: Asti, Germania, Torino