Pillola di E. Min.

Pillola Pillola «Per le minori visite libere» «Pillola ali anni e di nascosto dai genitori? Provvedimento giusto, ma solo a fronte di un boom delle baby-gravidanze». La biologa Maria Agnese Latino del Centro «Malattie sessualmente trasmesse» dell'ospedale Sant'Anna non ha dubbi: «Sono d'accordo con i medici inglesi che hanno lanciato quest'idea dell'anticoncezionale "segreto" fornito dai medici alle ragazzine senza ricorrere al consenso di mamma e papà: ma Torino non è Londra, in Inghilterra un'adolescente su cento resta incinta, il nostro Day Hospital, per fortuna, ospita ben poche ragazzine». Nel 1991, per esempio, su 4200 interruzioni di gravidanza, soltanto 90 erano richieste da minorenni - dicono al Sant'Anna - nel 1992 si ripetè più o meno la stessa media (92 su 4400). Nel '93 questa percentuale (già bassa rispetto ad altre città) tende a diminuire. Secondo la dottoressa Latino le minorenni torinesi non hanno bisogno della «pillola segreta», ma di maggiore assistenza medica: «L'importante è che l'adolescente non affronti le prime esperienze sessuali senza il supporto psicologico di un esperto». I responsabili del «centro Mst» hanno idee precise a riguardo: «Siamo contrari al fatto che le ragazzine per sottoporsi a un accertamento clinico debbano presentare ìm'impegnativa del medico: è un passaggio che le blocca, temono che i genitori lo vengano a sapere». Il centro propone visite «libere» per gli adolescenti, senza obbligo di richiesta, né di ticket: «Qualsiasi esame costa più di 30 mila lire: e le ragazzine spesso hanno in tasca soltanto i soldi per il gelato». [e. min.]

Persone citate: Maria Agnese Latino

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Torino