la sfido di Johnny Stecchino
la sfido di Johnny Stecchino Canale 5 trasmette questa sera il film di Roberto Benigni in prima tv la sfido di Johnny Stecchino Il primato è di Connery con «Il nome della rosa» Arriva su Canale 5 «Johnny Stecchino», il film che ha incassato di più in tutta la storia del cinema italiano: costato 15 miliardi ne ha incassati più di 40, realizzando da solo il 7 per cento degli incassi totali della stagione '91/'92 e superando perfino un colosso Usa come «Robin Hood - Principe del ladri». Dopo alcuni rinvìi (Raiuno lunedì scorso aveva in programma «Presunto innocente», ma l'aveva cancellato per evitare il confronto con Benigni. Canale 5 aveva allora a sua volta rimandato «Johnny Stecchino»), la rete Fininvest trasmette il film questa sera in prima visione tv poco prima dell'uscita nei cinema italiani dell'ultimo film girato dall'attore toscano, «Il figlio della Pantera rosa», di Blake Edwards. Oltre ad aver scritto soggetto e sceneggiatura (in coppia con Vincenzo Cerami) e ad averlo diretto (è la sua quarta regia dopo «Tu mi turbi», «Non ci resta che piangere», in collaborazione con Massimo Troisi e «Il piccolo diavolo») in «Johnny Stecchino» Benigni interpreta due personaggi, il mafioso pentito Johnny Stecchino e il suo sosia perfetto Dante, ingenuo autista di pullman per ragazzi handicappati. Dante viene sedotto dalla bella moglie di Johnny (Nicoletta Braschi) intenzionata a servirsi della sua straordinaria somiglianza con il marito per sviare la vendetta delle famiglie tradite. Innamorato pazzo della donna, Dante la raggiunge a Palermo, dove tutti lo scambiano per il suo sosia malavitoso. Il classico stratagemma dello scambio di persone, con gli equivoci che ne seguono, oltre a far scattare puntuale il meccanismo della risata, diviene nel film di Benigni il mezzo per una denuncia, ironica, ma ferma dei mali della Palermo mafiosa. Il titolo «Johnny Stecchino» evoca Billy Wilder: Charlie Stecchino è un personaggio di «A qualcuno piace caldo», oltre alla memorabile prova d'attore di Roberto Benigni convincente sia nel ruolo del mafioso che in quello del suo candido sosia, da ammirare anche l'ottima interpretazione di Paolo Bonacelli nel ruolo del perfido avvocato al soldo della mafia. A lui il compito di elencare le tre piaghe maggiori della Sicilia: «L'Etna, la siccità, il traffico». Scontato un ottimo esito d'ascolto per il film, e non solo in considerazione del fatto che le reti Rai non paiono questa sera agguerritissime sotto il profilo della concorrenza. L'ultimo «colpaccio» Canale 5 lo aveva fatto recentemente, con la messa in onda di «Mamma ho perso l'aereo», che con tredici milioni e 622 mila spettatori si era piazzato al quarto posto nella classifica dei film più visti in televisione. Una classifica tuttora dominata da «Il nome della rosa», con Sean Connery, che il 5 dicembre del 1988 tenne sintonizzati su Raiuno 14 milioni e 672 mila spettatori. Al secondo posto «Rambo 2 - La vendetta», con Sylvester Stallone; al terzo, «Balla coi lupi».
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