Trionfano i tessuti «maltrattati» dai giovani stilisti

Trionfano i tessuti «maltrattati» dai giovani stilisti Trionfano i tessuti «maltrattati» dai giovani stilisti Stropicciare è bello Sono in declino (ma fino a quando?) le stoffe stirate a puntino I giacconi bucherellati di Versace e le sete strapazzate diMiyake Torturati, tagliati e ricomposti, stropicciati, maltrattati. I tessuti cambiano faccia. E più sono strapazzati, più piacciono. I giovani stilisti si sono stufati delle stoffe stirate a puntino, delle rifiniture industriali. E, nel tentativo di risvegliare l'interesse delle donne, cercano di allettarle con cotoni lavati fra le pietre, lane infeltrite, sete passate alla centrifuga, velluti usurati. In testa ai guru del «martoriato» ad arte, spicca il giapponese Issey Miyake che ha fatto diventare le sete simili alla carta dei vasi per i fiori. Segue Ann Demeulemeester che a Parigi vende spolverini sgualcitissimi, dall'aspetto «invecchiato». Anche Gianni Versace, innovatore di professione, per la prossima estate sposa il genere disordinato, lanciando giacconi e cappotti in cachemire bucherellati, stropicciati, volutamente disordinati. «Le forme restano quelle classiche, come pure i materiali, cambia però il modo di trattarli. E il risultato capovolge completamente i vecchi schemi», spiega lo stilista che ha «ciancicato» anche i suoi provocanti abiti-sottoveste, cha paiono usciti da un tumultuoso incontro d'amore. La moda è balzana, capricciosa, non bisogna sempre prenderla alla lettera, ma a volte una ventata di novità - fra il troppo nero funereo e tanto tradizionale - non guasta. Soprattutto per le più giovani, sensi- bili ai cambiamenti repentini di immagine. In attesa che questa tendenza invada i negozi la primavera futura, alcune boutique torinesi la stanno già anticipando. Da Jana, piazza Vittorio 3, si trovano i golf grigi, del belga Martin Margiela, con i fili tirati ad arte, come se la trama si fosse impigliata fra chiodi e uncini (240 mila). I giubbotti in pelle, sempre di Margiela, da motociclista della notte, sono in pelle ritagliata (900 mila). «Chi vuole distaccarsi dall'immagine troppo per benino sceglie casacche e abiti stropicciati», dicono da Poncif (in piazza Vittorio Veneto 5), dove si trovano i modelli di Ghost in viscosa sgualcita, tinte in capo, con molte sfumature (le bluse costano 160 mila, i vestiti 190 mila). Sono invece di Liviana Conti i golfoni da paggio (260 mila) tagliati al vivo, in feltro, simile alle pattine adoperate sui pavimenti incerati. Non mancano poi esemplari a tiratura limitata, firmati da Michele Pesetti, il quale rifinisce le maglie in patchwork con lo spago (280 mila). Si chiamano «prototipi approssimativi». Ciniglie bucherellate, per dar forma a tuniche oversize (149 mila), e cardigan puzzle (169 mila) sono invece i capi di Caravan (via Carlo Alberto 34), dove si possono anche acquistare camicie stropicciate in poliestere (128 mila). Antonella Amapane Modello di Issey Miyake

Persone citate: Antonella Amapane, Caravan, Gianni Versace, Issey Miyake, Margiela, Martin Margiela, Michele Pesetti, Versace

Luoghi citati: Parigi