Basket: con la sponsorizzazione all'Auxilium della Francorosso di G. E.

Basket: con la sponsorizzazione all'Auxilium della Francorosso Basket: con la sponsorizzazione all'Auxilium della Francorosso Nuovi orizzonti per Torino // club potrebbe diventare una spa Dopo la rivoluzione tecnica, con il ritorno dell'«Eternauta» Guerrieri in panchina, l'Auxilium rivoluziona anche le sue maglie che da domenica prossima porteranno la scritta Francorosso. Un ingresso importante, al di là del contributo in soldoni (circa mezzo miliardo), perché dimostra che il basket torinese non è stato completamente abbandonato dalle forze economiche cittadine, come più volte aveva paventato De Stefano: uno sponsor locale (come già accadde in felici momenti del passato con Chinamartini, Grimaldi e, almeno sul piano dei risultati, Ipifim) non può che giovare all'immagine della squadra e riavvicinare i tifosi, raffreddatisi dopo le recenti delusioni. La sponsorizzazione apre anche nuovi orizzonti, un po' più rosei, sul futuro: mezzo miliardo non risolve sicuramente tutti i problemi dell'Auxilium, ma consente di tamponare la falle più grosse e di non vivere questa stagione con l'acqua alla gola pensando già di dover vendere gli ultimi gioiellini di famiglia. E si potrà decidere con maggiore tranquillità se Howard sia l'uomo giusto per questa squadra o se invece non sia più opportuno cercare oltre Oceano un giocatore di maggiore personalità: a Guerrieri, dopo la prova d'appello di domenica prossima, la sentenza. La nuova entrata in bilancio consente anche di ridurre un deficit che, anche per il grave ritardo di Venezia nel pagamento di Zamberlan e il lodo sul caso-Valente, metteva l'Auxilium in grosse difficoltà. Ma il futuro di Torino passa anche attraverso altre strade: il rapporto tra famiglia Ercole e dirigenti della Francorosso e la maggior solidità economica potrebbe accelerare quella trasformazione del club in società di capitali che offrirebbe nuove garanzie per l'avvenire, con l'ingresso di nuovi soci, tra i quali potrebbe esserci anche il Torino Calcio, direttamente o indirettamente attraverso il presidente Goveani e Savoia, che da ragazzo militò proprio nelle giovanili dell'Auxilium. Al momento però i problemi sono altri: c'è la necessità di ricreare il gruppo, di rimettere in carreggiata la squadra dandole finalmente gioco e carattere per cercare di recuperare il terreno perduto. Forse è tardi per agganciare il gruppetto di testa, ma la Francorosso del coach Dido Guerrieri potrà sicuramente tornare in posizioni più dignitose per poi tentare il colpaccio nei difficili playout. Di sicuro, poi, c'è da verificare senza ulteriori indugi quanto possono dare, ad alto livello, quei giovani come Masper, Prato, lo stesso Mian e, quando sarà disponibile, Trevisan che dovranno formare l'ossatura della squadra del futuro. [g. e.]

Persone citate: De Stefano, Dido Guerrieri, Goveani, Grimaldi, Guerrieri, Masper, Mian, Savoia, Trevisan, Zamberlan

Luoghi citati: Prato, Torino, Venezia