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40 Oggi in Duomo Saldarmi chiude la fase diocesana dei processi canonici Al via tre nuovi santi «sociali» Sono un infermiere, un teologo e un giornalista Tre nuove «vie di santità». Nel corso della concelebrazione in occasione della solennità della Chiesa locale, oggi alle 16 in Duomo il cardinale Giovanni Saldarmi chiude la «fase diocesana» dei processi canonici di fratel Luigi Bordino, don Giuseppe Quadrio e don Eugenio Reffo. Gli atti passeranno alla Santa Sede per la fase «apostolica» dei processi. La continuità con la tradizione dei grandi santi sociali torinesi non s'allenta. Fratel Luigi Bordino, nato a Castellinaldo (Cuneo) nel 1922 e morto a Torino nel 1977, ha trascorso la sua vita accanto ai poveri e ai malati. La sua missione di carità si è svolta all'interno del Cottolengo, dove il ricordo della sua opera è particolarmente vivo. Luigi Bordino ha trascorso tra le mura della Piccola Casa della Divina Provvidenza gran parte della sua vita come infermiere di alto livello tecnico. Non solo. Verso la metà degli Anni Cinquanta, specialmente durante le emergenze notturne, con tuia certa frequenza fratel Luigi rimboccava la manica della tonaca bianca e offriva il braccio al chirurgo per la trasfusione «in forma diretta». La sua «vocazione» aveva avuto origine dalle esperienze vissute in prigionia, durante la seconda guerra, in Siberia e nelle zone ai confini con la Mongolia. Tornato a casa, considerandosi fortunato per aver salvato la vita decise, come ringraziamento, di spenderla a favore del prossimo bisognoso. E bussava alla porta del Cottolengo, dopo aver abbandonato ogni suo avere, vestendo la divisa di cottolenghino. Don Giuseppe Quadrio (nato nel 1921 a Sondrio e morto a Torino nel 1963) è stato docente di Teologia Dogmatica e poi preside della Facoltà di Teologia presso l'Università Pontificia Salesiana di via Caboto 27. Per molti giovani salesiani don Quadrio è stato non solo un professore preparato, ma un maestro di vita. E con l'infermiere e il teologo, sulla «via della santità» c'è anche un prete-giornalista: don Eugenio Reffo. Nato a Torino nel 1843 prese i voti nella chiesa dei Santi Martiri nel 1861. Poi, l'incontro con gli ((Artigianelli», un «incontro» che durò 64 anni, tutti trascorsi accanto ai giovani. Nel 1895 iniziò la sua collaborazione con «La voce dell'operaio» fondato da san Leonardo Murialdo (oggi «La voce del Popolo», il settimanale della diocesi torinese). Il giorno della sua morte, il 9 maggio 1925, «La Voce» usciva con il suo ultimo articolo. Si deve all'entusiasmo di don Reffo se il Murialdo vinse non poche perplessità e diede vita alla congregazione di San Giuseppe, i padri Giuseppini del Murialdo, il 19 marzo 1873.
Persone citate: Eugenio Reffo, Giovanni Saldarmi, Giuseppe Quadrio, Luigi Bordino, Quadrio, Reffo
Luoghi citati: Castellinaldo, Cuneo, Mongolia, San Leonardo, Siberia, Sondrio, Torino
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