Il cronista con cicca resti solo nei film

Il cronista con cicca resti solo nei film Il cronista con cicca resti solo nei film QUANDO ho deciso di rivolgermi ad un giudice perché vietasse il fumo . in redazione, mettevo in bilancio alcuni effetti collaterali sgradevoli. Tra questi il flusso di odio sempre più palpabile man mano che i colleghi affetti dallo strano hobby si rendono conto che si fa sul serio. Il dover poi chiedere scusa alla Federazione Nazionale della Stampa per aver contribuito ad incrinare quell'immagine tanto amata del giornalista un po' guascone, rotto ad ogni rischio, bevitore imbattibile, sicuramente con la cicca in bocca. Il sottoscritto costituisce la prova ancora vivente - modestissima, ma vivente - che si può fare questo mestiere, e per 24 anni, pur essendo non fumatori ed oltretutto astemi. Confesso di avere anch'io degli hobby a rischio. Potrei praticare la roulette russa a serate alterne prima di dormire, il parapendio, tutte le domeniche dispari, e lo sci estremo, in quelle pari, ma solo d'inverno. D'estate potrei legarmi dei massi al collo e buttarmi nel Po. Ma non è questo il punto. Ai passatempi non bisogna essere obbligati, né obbligare nessuno. Ecco perché chiedendo ai colleghi di non fumare mi pare di esercitare un pieno diritto. Ognuno si ammazzi come vuole, ma non pensi di poter imporre ad altri le sue abitudini. 10 non sono un tecnico e non mi pronuncio sui rischi. So per certo che il fumo passivo produce 11 cancro. Il rischio è cento? Dieci? O solo 0,1? Io non intendo rischiare neppure lo 0,0001 perché al mio vicino di scrivania piace consumare, aspirandolo dopo averlo acceso, un cilindretto di tabacco. Per questo non parteciperò ad alcun referendum. Sul diritto alla salute non si vota. Se abbiamo torto, sarà il giudice a dircelo. Salvatore Rotondo

Persone citate: Salvatore Rotondo