Farassino ultimi giorni di battaglia in Comune

Lunedì lascia e intanto se la prende coi vigili Lunedì lascia e intanto se la prende coi vigili Farassino, ultimi giorni di battaglia in Comune «I vigili urbani vogliono comperare 500 mila proiettili. Bah, forse si preparano alla guerra» dice un Gipo Farassino lanciatissimo nel disegnare le nuove strategie della Lega Nord: attenzione in Comune, dai piccoli ai grandi problemi, dai civich al piano regolatore che arriverà all'esame del Consiglio il 13 dicembre. Contro l'acquisto di quei proiettili, perché «pazzesco». Ma per seguire bene i lavori del Comune «non bisogna avere altri impegni». Per questo lunedì lascerà il Consiglio. Sarà sostituito dall'architetto Francone, secondo escluso dopo la signora Bongioannini, esperta di fisco europeo, la quale rinuncia «perché la Lega ha bisogno di un urbanista». Già la scorsa settimana Gipo aveva detto di volersi dimettere. Con lui anche Domenico Cornino. Ma l'ex aspirante sindaco ha fatto sapere che se ne andrà a metà gennaio, dopo la sentenza del Tar sui «brogli». Cornino è a Mantova per un convegno. Non ci sarà nemmeno lunedì in Sala Rossa. Dopo Cornino si dimetterà Borghezio. «Sarà l'ultimo ad andarsene. Perché in Consiglio c'è bisogno di un riferimento politico. Rimarrà sino a quando non si troveranno altri con la stessa esperienza». «I deputati devono fare i deputati». Uno slogan nel quale c'è anche un po' di ansia per le elezioni politiche che Farassino sente e vuole, consapevole tuttavia che un arretramento rispetto alle amministrative potrebbe rivelarsi l'inizio del declino. Di qui la necessità di rafforzare la macchina organizzativa, di delegare a nuovi protagonisti la politica locale. «Siamo sempre stati contro il cumulo degli incarichi» osserva Farassino. I suoi tecnici (gli architetti Amirante e Francone) accusano di «illegittimità» l'attuale piano regolatore, dicendo che se dovesse arrivare in Regione così com'è, rischierebbe di essere respinto «con una perdita di altri due anni prima di vederlo operativo». Secondo Amirante questa giunta ha bloccato tutto: parcheggi, edilizia («60 progetti nel cassetto»). Non fa nulla per rilanciare le municipalizzate («Se non ci presenta entro un mese i conti ci rivolgiamo alla magistratura»), per «trasporti indecenti», per un'assistenza che «fa acqua dappertutto». «Diamo fastidio al vecchio e al nuovo regime» dice Farassino. E denuncia: «Siamo nel mirino: telefoni sotto controllo, multe. Recentemente il Tesoro ci ha affibbiato una multa di 12 milioni perché avevamo trasferito 30 milioni da un conto corrente postale ad un altro senza la dicitura non trasferibile sull'assegno». Giuseppe Sangiorgio Gipo Farassino (a sinistra) lascerà il Consiglio lunedì Domenico Cornino si dimetterà a metà gennaio

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