L'inafferrabile Pancev

28 Non gioca mai, è sul mercato però nessuno riesce a prenderlo L'inafferrabile Pancev L'Inter gli ha già dato 5 miliardi ma una clausola blocca la cessione LA CONDANNA AL RIPOSO FORZATO MILANO. Siviglia, Olympique Marsiglia, Reggiana. Queste in ordine di tempo le ultime società che si sono interessate a Darko Pancev, 28 anni, macedone di Skopje il «desaparecido» dell'Inter che tutti vogliono ma nessuno riesce ad avere, e che dall'anno scorso se ne sta in un angolo in attesa degli eventi, scaricato dalla società, ma non fuori «rosa». «E' sospeso» dice Bagnoli che lo allena con gli altri ma non può portarlo in trasferta né tenerlo in ritiro. La situazione è paradossale, quasi un racconto di Wodehouse. L'Inter lo manipola come se volesse venderlo, ma quando le capita l'occasione fugge e il giocatore sostiene di non spiegarsi il motivo di tante difficoltà quando lui era già d'accordo con gli acquirenti. «L'anno scorso - ricorda - a settembre mi voleva il Manchester United, ma Pellegrini disse no. In estate mi ha richiesto più volte il Siviglia e non se ne fece nulla perché gli spagnoli volevano tagliarmi l'ingaggio. A ottobre si è fatto vivo il Marsiglia, dove mi sarebbe piaciuto moltissimo giocare. Mi sono messo d'accordo, ma l'Inter ha fatto saltare tutto. E il caso si è ripetuto nei giorni scorsi con la Reggiana. Stavano già trattando Futre e in attacco mi sarei trovato benissimo con una mezza punta come lui». Perché tanti fallimenti? Perché il centravanti della Stella Rossa campione d'Europa non trova una sistemazione che gli permetta almeno di giustificare l'ingaggio? Pancev non vuole spiegarlo. L'Inter neppure. Si adducono problemi burocratici con la Stella Rossa. Tutto dipenderebbe dagli accordi presi nella primavera del '92 con la società jugoslava, molto legata a un uomo decisivo nella conquista di tre scudetti, della coppa dei Campioni del 1991 e dell'Intercontinentale a Tokyo. In quattro anni Pancev aveva segnato 149 gol in 178 partite, tanto da essere in lizza per il pallone d'oro con Savicevic ed essere stato opzionato anche dal Milan, prima di Papin. L'operazione è costata all'Inter 10 miliardi, 4,5 per il parametro Uefa e il resto per l'ingaggio quadriennale del giocatore, versatogli quasi per intero al suo arrivo a Milano. Ma i soldi alla Stella Rossa non sono mai arrivati perché nel frattempo l'Onu ha deciso l'embargo economico per i Paesi della ex Jugoslavia; né l'Inter ha versato fidejussioni internazionali a garanzia del debito. Il lato più segreto della trattativa è che i dirigenti serbi avevano promesso al loro giocatore il 50 per cento sul parametro (2 miliardi e 200 milioni): una regalia che Pancev, ovviamente, non ha ancora incassato e che l'Inter, forte del perdurare dell'embargo, non vuole riconoscergli, se non in minima parte. Né la Stella Rossa accetta nuovi trasferimenti senza garanzie del suo credito. Sarebbe questa insomma la ragione per cui tutte le trattative saltano al momento della conclusione: come quella con la Reggiana quando i dirigenti dell'Inter hanno offerto a Pancev per tacitarlo appena il 10 per cento, un miliardo circa. Il macedone ha rifiutato, forte del precedente impegno che gliene riconosceva ben di più. Cosa succederà? Nei prossimi giorni Pellegrini e Bagnoli si vedranno per decidere sul futuro del giocatore, che potrebbe ancora essere ceduto all'estero e in Italia entro il 31 gennaio con la risoluzione del contratto. A Bagnoli però non dispiacerebbe averlo disponibile. Ci aveva già pensato all'inizio di stagione, quando per l'assenza di Sosa aveva necessità di avere una punta in più: il macedone si era messo al lavoro con impegno e aveva segnato gol importanti nelle amichevoli estive. Ma Pellegrini, convinto che quattro stranieri sono sufficienti, difficilmente cambierà idea e lo terrà sul mercato sebbene sia difficile trovare una società che rilevi in blocco il contenzioso con la Stella Rossa e il giocatore. Mentre Pancev si chiede: «Se non gioco come dimostrerò quello che valgo?». Nino Sorniani Escluso da tutto il macedone chiede «Perché rifiutarmi a Reggio e Marsiglia?» Il presidente interista Pellegrini che due anni fa comprò lo slavo Pancev (foto grande) e che ora non riesce a disfarsene