A Firenze è già austerity antismog

Stop alle auto martedì e venerdì per limitare gli scarichi: lunedì decide il consiglio Stop alle auto martedì e venerdì per limitare gli scarichi: lunedì decide il consiglio A Firenze è già austerity antismog Due volte la settimana tutti a piedi fino a febbraio FIRENZE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Due volte la settimana, almeno per i prossimi tre mesi, Firenze sarà una città appiedata. Stop alle auto: è questa la drastica ma inevitabile ricetta predisposta dal comitato di tecnici ed esperti chiamati ad esprimersi sui rimedi contro l'inquinamento atmosferico. Una soluzione che era nell'aria da alcuni giorni. Dopo quasi un mese di riunioni, valutazioni., confronto di dati, sforzi di fantasia, si è arrivati a scartare, perché valutati non efficaci, provvedimenti come la circolazione a targhe alterne o il blocco del traffico per un solo giorno la settimana. Per l'inquinamento da ossido di carbonio, i cui parametri a Firenze stanno superando i limiti di allarme sempre più spesso, occorre una «terapia da cavallo». I fiorentini (tranne quelli che possiedono un veicolo dotato di marmitta catalitica) dovranno rassegnarsi a lasciare l'auto in garage tutti i martedì e tutti i venerdì in dicembre, gennaio e febbraio. La scelta del doppio stop settimanale deve ancora passare al vaglio della giunta (oggi) e del consiglio comunale (lunedì), ma i due appuntamenti non dovrebbero riservare sorprese. La soluzione del blocco del traffico era quella caldeggiata dallo stesso sindaco Giorgio Morales, forse stufo di dover comunicare alla città saltuariamente (anche se sempre con maggiore frequenza) ma a sorpresa l'obbligo di lasciare l'auto a casa. L'unico vero ostacolo che si profila all'orizzonte del provvedimento (il primo così drastico preso da una città italiana) è costituito dalla preannunciata, e decisa, opposizione di artigiani e commercianti. Ma questa volta, contrariamente ad altri casi in cui modifiche al traffico sono state accantonate per non urtare le categorie economiche, il doppio blocco dovrebbe proprio essere messo in atto. Dai primi di dicembre, quindi, ogni martedì e ogni venerdì la circolazione delle auto private sarà interdetta in buona parte della città. Restano fuori dalla «zona proibita» solo le estreme periferie. I tecnici, infatti, hanno consigliato di allargare i confini finora usati in occasione dei blocchi saltuari inserendo anche i quartieri di Rifredi e dell'Isolotto (altri 30 mila abitanti che saranno interessati dal divieto). Confermato lo stop a fasce orarie: non si potrà circolare dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30. «I due giorni senza auto in circolazione - afferma il sindaco Morales - consentiranno di produrre risultati stabili sull'arco di tutta la settimana». Se artigiani e commerciami sono già sul piede di guerra, più difficile è interpretare l'umore dei fiorentini. Un sondaggio fatto nell'inverno scorso dal quotidiano La Nazione rivelò che la maggioranza era favorevole ai provvedimenti di blocco del traffico come misura per combattere l'inquinamento atmosferico. Ma ora che da saltuario lo stop alle auto diventa stabile per almeno tre mesi (a marzo saranno valutati i risultati e si deciderà se prolungare l'esperimento o meno) le polemiche, si può giurarlo, sono dietro l'angolo. Già si intravedono le possibili contestazioni: sotto accusa il servizio pubblico, giudicato non all'altezza della situazione per una città appiedata, le tariffe dei taxi (troppo alte) ed il loro scarso numero, la mancanza di ampi parcheggi a basso costo all'arrivo della grande viabilità proveniente soprattutto da Siena, Prato, Empoli e Valdamo. Polemiche inevitabili nella città dei bianchi e dei neri, dei guelfi e dei ghibellini, dei prò e dei contro, sempre esasperati. Ma forse ormai i fiorentini sono maturi per capire che la salute dei polmoni vai bene una sosta. Anzi due. Francesco Matteini

Persone citate: Francesco Matteini, Giorgio Morales, Morales

Luoghi citati: Empoli, Firenze, Prato, Siena, Valdamo