Pajardi sono tutte fantasie di S. Mar.

Pajqrdh sono tutte fantasie Pajqrdh sono tutte fantasie «Io ho solo invitato i colleghi a concludere, dopo 10 anni...» MILANO. Premessa: «Ho preso personalmente impegno con il ministro per mantenere il massimo riserbo». Attimo di pausa: «Comunque sono tutte fantasie». Dottor Pajardi, vuol dire che non ci sono state pressioni sul caso De Benedetti? «Esatto, nessuna pressione. Né in un senso, né nell'altro. Da chicchessia. Né dall'interno, né all'esterno del Palazzo di giustizia». Allora, perché secondo lei gli ispettori ministeriali si sono interessati a quel rinvio a giudizio? «Credo che tutto sia partito dall'intervista ad Alberto Crespi, legale di De Benedetti». Crespi non parlava del Banco Ambrosiano... «Ma era comunque una sorta di riflessione autobiografica sulla sua esperienza a Palazzo di giustizia di Milano. Gli ispettori vi devono aver trovato elementi per avviare l'indagine. Proprio per questo Crespi è stato sentito». Oltre a lui gli ispettori chi hanno interrogato? «Tutti e tre i componenti del collegio, Livrea, Blandini e Goggioli. E me stesso». Perché lei? «Il loro sospetto era che io fossi una delle persone che potevano aver esercitato pressioni». E lo ha fatto? «Assolutamente no. Io li ho solo invitati a far presto. Ho detto loro: "Forza ragazzi, diamoci da fare: dopo otto anni di istruttoria e due di appello bisogna concludere. Se no il lavoro è inutile, se non altro per questioni anagrafiche. Il gotha dell'economia ha una certa età e possono morir tutti prima che si arrivi al processo"». Solo uno sprone temporale? «Certo. Il mio è stato un intervento puramente organizzativo e programmatorio che rientra nel mio compito di vigilanza sull'ufficio». Non è entrato nel merito delle decisioni? «No, lo ripeto. E credo che nessuno lo abbia fatto. Del resto i tre giudici non erano certo persone facilmente penetrabili da una qualunque pressione. Lo ha detto lo stesso Blandini, che con lui nessun intervento avrebbe sortito risultati. E poi, comunque, c'è stata una condanna pronunciata da un'altra Corte». E questo cosa vuol dire? «Che l'ordinanza di rinvio a giudizio non si può definire campata per aria... In ogni modo è tutto chiarito». Intende dire che si conoscono già i risultati dell'inchiesta? «Intendo che io ritengo di aver chiarito tutto». A quando i risultati? «Gli atti degli ispettori dovrebbero essere depositati nei prossimi giorni. E io li aspetto con ansia. Un'ansia certo maggiore di quella di voi giornalisti». [s. mar.]

Persone citate: Alberto Crespi, Blandini, Crespi, De Benedetti, Pajardi

Luoghi citati: Milano