UNA SCELTA CHE «FA» IMMAGINE di Michele Fenu

UNA SCELTA CHE «FA» IMMAGINE UNA SCELTA CHE «FA» IMMAGINE PARMA. Non farà aumentare in modo consistente i volumi dell'Alfa Romeo, ma come simbolo di tecnologia avanzata ha pochi eguali. La 164 Q4, nuova versione top dell'ammiraglia, è lo specchio dolle capacità della Casa milanest, un prodotto di immagine che sottolinea il ruolo giocato dall'Alfa nell'ambito del Gruppo Fiat. Se ne faranno circa mille unità all'anno, di cui l'80% destinato all'esportazione. Uscire in questi tempi difficili con una vettura da quasi 88 milioni può apparire un gesto di coraggio. Però, con la 164 Q4 (Q per Quadrifoglio, che individua le Alfa più sportive, e 4 per 4 ruote motrici) l'Alfa Romeo raccoglie i frutti delle esperienze maturate nel campo della trazione integrale a partire dal 1983 (berlina e station wagon 33) e semina per il futuro. Il 1993 - come per tanti altri costruttori - è stato un anno sofferto. La quota di penetrazione Alfa sul mercato italiano è rimasta stabile (siamo sul 4,3%), ma i numeri si sono compressi in una situazione di calo generale che ha riguardato anche l'Europa. Nel nostro Paese il Biscione consegnerà entro dicembre 80-85 mila auto e altre 60-65 mila finiranno all'estero. In tutto, 140150 mila pezzi. La rivincita dovrebbe arrivare nel '94. «Sarà il nostro anno» dicono gli uomini dell'Alfa alla presentazione della 164 Q4 nel piccolo circuito di Varano de' Melegari, un passo da Parma. E spiegano: «Abbiamo in programma una raffica di novità importanti: le vetture eredi della 33, poi uno spider e un coupé». La 33 sarà sostituita da due modelli nati dalla medesima base ma sviluppati in modo differente. Subito (diciamo a fine primavera) quello a tre porte, un po' monovolume e un po' station wagon, quindi (in autunno) una berlina a due volumi e mezzo. Al termine dell'estate saranno presentati insieme lo spider e il coupé (design della Pininfarina): sportive di alta classe con motorizzazioni di due-tre litri, destinate a rinnovare la splendida tradizione in materia della Casa milanese. In attesa dei fuochi artificiali, gli uomini dell'Alfa si coccolano questa muscolosa Q4 che sostituisce al vertice della gamma 164 la Quadrifoglio a trazione anteriore. Così, tutte le linee di modelli hanno almeno una versione «4 x 4» secondo una filosofia progettuale sviluppata con grande puntiglio e con un costante crescendo di contenuti tecnologici. Si è partiti con la 33 e la Sport Wagon «4x4», che adottavano un sistema di trazione integrale inseribile in marcia. Successivamente (1991) sulla berlina e sulla giardinetta i tecnici dell'Alfa hanno montato un impianto di tipo permanente, semplice ed efficace. Più sofisticato quello prescelto nel 1992 per la 155, anche per il maggior livello di potenza disponibile. A lato, altre due interessanti realizzazioni: il prototipo sperimentale Proteo (1991), in cui l'Alfa ha applicato per la prima volta, a livello sperimentale, i principi del sistema esclusivo Viscomatic elaborato in collaborazione con la Steyr-Puch; la 155 V6 TI, la vettura da competizione che ha permesso alla nostra Casa di vincere il campionato tedesco turismo (Dtm) '93. La 164 Q4 rappresenta la sintesi di tutte queste esperienze e nel sistema di trazione integrale a controllo elettronico adottato si ispira addirittura a quel «mostro» che fu la Porsche 959. Del resto, nel mercato europeo del «4x4» la nuova superammiraglia dovrà confrontarsi con una concorrenza agguerrita (tra cui Audi, Bmw, Mercedes, Mitsubishi, Renault). Piccoli volumi, si diceva, ma tanta immagine, specialmente per quei mercati come Germania, Asutria e Svizzera dove le vetture a quattro ruote motrici incontrano un particolare successo. Michele Fenu

Persone citate: Biscione, Melegari, Pininfarina, Puch, Varano

Luoghi citati: Asutria, Europa, Germania, Parma, Svizzera