Cara Europa attenta agli Usa di Renzo Villare

Crisi dell'auto e prospettive future nell'analisi di managers e specialisti Crisi dell'auto e prospettive future nell'analisi di managers e specialisti Cara Europa, attenta agli Usa Più efficienti del Giappone «per il 1994 non si intravedono significativi segni di ripresa tanto che le previsioni indicano in appena un 3% la crescita rispetto al 1993, la cui perdita si aggirerà sul 16%». Alla fine del prossimo anno, pertanto, le vetture vendute in Europa dovrebbero aggirarsi sugli 11 milioni 500.000 contro gli 11 milioni-11.200.000 del 1993. Nel 1992 si era toccata quota 13 milioni e mezzo. Se queste previsioni saranno confermate, vorrà dire che l'industria automobilistica europea avrà ridotto la propria produzione di 4 milioni e mezzo di unità in due anni. Lepeu è comunque fiducioso: «Non ci sono ragioni ha detto - per un pessimismo eccessivo anche se si dovrà vivere con un mercato fluttuante cui non si era abituati prima d'ora». Inoltre la competizione non sarà più soltanto a livello europeo ma tra Europa, Usa e Giappone. Lepeu ha ammonito che non è solo la concorrenza nipponica a dover essere temuta dall'industria europea, ma anche quella americana «che ha fatto grossi passi avanti e che è ora più efficiente degli stessi giapponesi». Sul concetto della concorrenza «che è politica industriale» ha insistito molto pure Bangemann, ricordando che «la capacità produttiva non può essere cieca», ossia deve tenere conto dei reali fattori oggettivi. «Giappone e Usa questo problema l'hanno risolto, mantenendo un filo logico fra industria dell'auto e politica dei trasporti». «E' perciò necessario - ha concluso una maggiore efficienza del sistema trasporto, anche attraverso l'uso dell'auto». La rivoluzione metodologica nel modo di progettare e produrre l'auto è stato il tema affrontato da Giancarlo Michellone, amministratore delegato del Centro Ricerche Fiat, il quale ha sostenuto, fra l'altro, che «le aziende automobilistiche stanno sviluppando le cosiddette metodologie da salto competitivo, che sono le tecniche per ridurre costi e tempi di sviluppo di uno o più ordini di grandezza rispetto agli attuali e per migliorare la qualità e l'affidabilità del prodotto». E' questa la strada che la Fiat sta percorrendo con il massiccio piano di investimenti che Agnelli, ancora una volta, ha definito al convegno «al limite del temerario», sia sul piano del prodotto (la Punto è il risultato più recente) sia su quello della «rivoluzione organizzativa», come la fabbrica integrata di Melfi. Provocatorio l'intervento di Giorgetto Giugiaro, presidente dell'Italdesign, che, parlando Olanda, autostrada per chi viaggia in tre Costano oltre 50 miliardi di lire i sette chilometri di una nuova autostrada urbana che collega Amsterdam a Naarden, in Olanda. Potrà essere usata (al mattino in un senso, al pomeriggio nell'altro) solo dalle auto con tre passeggeri a bordo. L'iniziativa tende a ridurre gli ingorghi dei pendolari. VENDITE DI VETTURE DAL 1984 * Stime Acea delle funzioni del design nel futuro dell'auto europea, ha chiesto «leggi intelligenti e limitative degli eccessi dell'uomo» che fissino in modo categorico gli ingombri massimi anche delle vetture private. «Penso - ha affermato - a una prescrizione che imponga di costruire modelli di lunghezza non superiore ai 4 metri e mezzo con una larghezza fino a un metro e 80 centimetri. Oggi le auto di classe alta sono vicine ai 5 m o li superano». Renzo Villare 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 *1993 *1994 HYUNDAI La giovane Casa coreana lancia la sua ammiraglia in un settore dove conta molto la tradizione

Persone citate: Agnelli, Amsterdam, Bangemann, Giancarlo Michellone, Giorgetto Giugiaro