«Far gioco, ecco l'antidoto» di Franco Badolato

«Far gioco, ecco lfantidato» «Far gioco, ecco lfantidato» Un Sacchi fiducioso conferma Donadoni pagni, avversari, arbitri. Il loro comportamento, tra l'altro, è utile per certi dirigenti». La concorrenza Donadoni-Albertini. Viene meno in Sacchi la certezza di avere trovato nella coppia Albertini-Dino Baggio un punto di riferimento sicuro per il centrocampo. «Donadoni spiega il et - era uno di quei giocatori che si era perso. Ma faceva parte di quei 3-4 elementi base (con Baresi, Robi Baggio e Maldini) su cui fare affidamento. Quando sta bene, come adesso, un posto glielo trovo sempre in azzurro. Perché lui ci dà un vantaggio enorme, come se si giocasse in 12: quando la squadra avanza si ritrova come minimo con tre attaccanti, quando difende, lui sa assumere il ruolo di quarto centrocampista». Non è da escludere che Donadoni e Albertini giochino insieme. Ma in futuro, non contro il Portogallo. Sacchi ha già le idee chiare. Stroppa sarà l'esterno Casiraghi. Non segna nella Lazio? Ma in azzurro in due partite e mezza (Portogallo per 20', Estonia e Scozia ndr) ha siglato due reti, una buona media no?». I due rossoneri, quasi a contatto di gomito, commentano le ultime indicazioni di Sacchi. Donadoni: «Sono felice se il et dice che sono insostituibile, ho 30 anni e ho imparato a gestire tutte le situazioni, quindi la concorrenza con Demetrio può essere solo positiva. Posso garantire un tipo di gioco che dà maggiori possibilità di vittoria». E Albertini: «Resterò concentrato anche se dovessi stare in panchina». Oggi (ore 15) si conclude contro l'Empoli (squadra di CI) la prima fase del ritiro. Sacchi utilizzerà tutti gli elementi a disposizione, tranne Conte, vittima di una lieve distorsione al ginocchio. Se non potrà recuperare, non sarà sostituito. FIRENZE DALL'INVIATO «Il risultato di PortogalloEstonia non cambia i nostri programmi» dice Sacchi. E ribadisce che la sua Italia non rinuncerà destro con Signori a sinistra e Dino Baggio il centrale con Donadoni mezza punta, come ai tempi del Milan quando Ancelotti faceva la parte del bianconero. «Dino non gioca bene nella Juve? Io so che non ha problemi fisici e mi devo preoccupare di quello che fa in Nazionale: contro la Scozia è andato bene. Idem nisti e sampdoriani dopo Marassi, vale più di ogni considerazione sull'assetto tattico antiPortogallo: si prospetta la conferma di Donadoni con Albertini in panchina. Con ordine, dunque. Caso Baresi: «Franco deve capire che essendo un grande giocatore può attirarsi gelosie e invidie. Più di altri è sottoposto al vaglio della critica, per questo i suoi atteggiamenti devono essere sempre oculati. Negli ultimi tempi si è dimenticato il suo ruolo, lasciandosi andare alla normalità. I big non sono da Nazionale solo perché calciano bene il pallone, ma rappresentano, soprattutto per i giovani, esempi di correttezza, lealtà, educazione. Nei confronti di tutti, com¬ all'antidoto migliore: «Fare gioco, l'unica strada sicura per cercare di vincere sempre». Il et azzurro, in queste ore, preferisce sottolineare gli aspetti comportamentali, ancora prima di quelli tecnici, che devono accompagnarci da qui al Mondiale. Sacchi è fiducioso sull'esito del confronto di Milano. E sa che l'Italia guarda agli azzurri come a un gruppo unito e forte. Per questo, forse, l'accenno del et al caso Baresi-Pagliuca, più in generale alla discussione accesasi sulla diatriba tra mila- La coppia polacca di pattinatori Nowak-Kolasinski vuole disertare i Mondiali negli Usa perché ij presidente della federghiaccio, un norvegese, chiede più erotismo nell'esecuzione di una rumba. I due resistono a voler fare un'esecuzione romantica: e la loro scelta, di questi tempi, iascia tutti di ghiaccio. Franco Badolato