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«Fuori il leghismo dalle Casse» «Fuori il leghismo dalle Casse» VENEZIA. Le Casse di risparmio si schierano contro le tentazioni federaliste e le «spinte disgregatrici» contenute nel programma politico della Lega Nord. Il presidente dell'Acri (Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane) Roberto Mazzetta ha infatti rivolto un appello per l'unità del Paese nel suo intervento al 16° congresso nazionale delle Casse, che si è aperto ieri alla fondazione Giorgio Cini di Venezia. Riferendosi all'azione del sistema bancario rappresentato dalle 78 casse, presenti sul territorio nazionale con 5240 sportelli, Mazzotta ha detto che «anche dal nostro punto di vista dobbiamo concorrere a tenere assieme questo Paese, ad aggregare zone diverse, a mettere in contatto, colloquio, collaborazione interessi territoriali diversi, perché anche questo elemento extra-economico - ha sottolineato - influisce e deve influire sul nostro comportamento». su una zattera ben precisa... «In un certo senso è così. E' il concetto di ancoraggio. Ma la privatizzazione del Credit risponde anche ad una esigenza più generale: spostare una parte degli investimenti in titoli di Stato verso investimenti più dinamici. Ecco perché insistiamo sulla consapevolezza». Supponiamo di avere 100 lire da ripartire tra Bot e Credito, quanta parte in titoli Credit suggerirebbe? «Non più di 20 lire. La scelta in azioni contiene maggiori rischi. E dobbiamo stare molto attenti. CONCORSO Guai a trovarci di fronte ad azionisti scontenti. Sarebbe un boomerang». Quanto rende oggi mediamente l'azione del Credito, rispetto al Bot? «Il nostro rendimento lordo va dal 3,5 al 4%, quello del Bot a tre mesi è intorno all'8,89% lordo. Per fortuna i tassi stanne scendendo. Ma noi puntiamo sul capital gain. Prevediamo una dinamica del ritorno sull'investimento che, nel giro di tre, quattro anni, dovrebbe superare il rendimento dei titoli di Stato. Non a breve, perché la ripresa economica non sarà tangibile