Il «giallo» dell'altoforno

Il «giallo» dell'altoforno Il «giallo» dell'altoforno Gli esperti non l'hanno visto L'azienda stupita: colpa loro j. 24,063. j 17.985 Cee l'azienda - precisano all'Uva ha dimostrato «la più ampia apertura e disponibilità a far visitare i propri stabilimenti e controllare le proprie documentazioni agli ispettori che hanno, anche negli ultimi mesi, esaminato gli impianti». L'Uva, quindi, «non è pertanto responsabile delle eventuali omissioni o negligenze che altri possono aver commesso». Le difficoltà e la complessità della situazione sono state confermate dallo stesso Savona ai segretari confederali di Cgil, Sergio Cofferati, Cisl, Natale Forlani, e Uil, Silvano Veronese e Giancarlo Fontanelli. «Ci aspettiamo - ha detto Fontanelli - posizioni decise e capacità politica del governo per la soluzione del problema». «Un ulteriore ridimensionamento come quello proposto dal commissario - ha aggiunto Cofferatirischia di mettere fuori mercato la siderurgia italiana». «I francesi e i tedeschi, che nella Cee fanno il bello e il brutto tempo, hanno deciso di distruggere la siderurgia italiana», polemizza Carlo Lavezzari, principale imprenditore impegnato nella cordata di industriali e cittadini di Taranto e Novi Ligure interessati ad acquisire gli impianti Uva delle due città. «La commissione Cee ha il titolo per chiedere all'Italia di contribuire al risanamento della siderurgia europea e di fare chiarezza sui tempi e sui modi della riorganizzazione e privatizzazione di IIva», sottolinea Cesare Damiano, segretario generale aggiunto della Fiom. ROMA. Non è stato molto gradito il «regalo di Natale all'Italia», come alcuni commissari europei (tra i quali Brittan) hanno definito il piano Cee di risanamento dell'Uva. C'è aria di guerra in Italia. Già i due Commissari italiani lo hanno respinto a Bruxelles. E ora il ministro dell'Industria Paolo Savona sta valutando le contromisure in vista del decisivo appuntamento del 18 novembre prossimo, giorno in cui si riunirà il Consiglio dei ministri delle Cee per la definizione delle quote di produzione nazionali per la siderurgia. E senza escludere il ricorso alla Corte di Giustizia dell'Aja in presenza di decisioni penalizzanti per la siderurgia nazionale. Strategie e mosse spalleggiate dai sindacati, preoccupati per il futuro siderurgico e per la perdita di altri duemila posti di lavoro, almeno secondo le prime valutazioni. Ma nel tormentone dell'Uva ora spunta anche un misterioso forno non «visto» dagli esperti della Cee nello stabilimento di Taranto. Non è una questione banale, visto che il piano Cee prevede tra l'altro la chiusura dei tre forni di riscaldo. E' un parallelepipedo largo 20 metri, lungo altrettanto e alto 4 metri: queste le dimensioni del forno che i consulenti della Cee della Atkins non sono riusciti a vedere nella loro visita allo stabilimento Uva di Taranto, secondo quanto ha affermato il vice presidente Cee Karel Van Miert. Gran stupore all'Uva. Il forno è stato regolarmente dichiarato alla Comunità il 17 gennaio 1992 e in tutte le verifiche effettuate dalla 43 16.004 totale cee: 132,063 miliardi di tonnellate