SuperPippo festival ventata di novità di Marinella Venegoni

SuperPippo festival ventata di novità SuperPippo festival ventata di novità Atmosfera quieta, poco nervosismo anche fra i debuttanti, che SuperPippo ha piazzato tutti insieme dentro i banchi dell'orchestra, sul palco, come studenti dell'Università in attesa dell'esame. Le voci nuove, modello trasparenza, hanno cominciato a sfilare ieri sera in diretta su Raiuno per il primo Festiva] di Sanremo semestrale e soprattutto, nelle intenzioni, onesto: in tre giorni, con stasera e domani, saranno passati in 42, e solo 18 - scelti da giurie demoscopiche - guadagneranno l'agognato posto al sole al Festivalone vero, che andrà come sempre in onda alla fine di febbraio. Per regolamento, è tutta gioventù che con il Festival non aveva mai avuto a che fare, per evitare che la ventata di novità, essendo eccessiva, facesse pure cambiare canale, SuperPippo ha astutamente piazzato nella sfilata, come padrini e madrine, molti simboli gloriosi della Sanremo doc. Fra Pàcchi e Poveri in «Che Sarà» ('71) e Marcella in «Montagne Verdi» ('72), fra l'«Immensità» di Don Backy ('67) e Mal che sembrava appena uscito dalla piramide strappandosi di dosso le bende mentre prorompeva sulla scalinata in «Tu sei bella come sei» ('69), le case italiane saranno state invase ieri da una ventata di ricordi caramellosi. Sorpresa. Molti del campionario da Jurassic Park che al Festival debbono il proprio successo, sperano di ritornare in gara da protagonisti in febbraio. Adesso che c'è la trasparenza, pensano un po' 'tutti, sarò sicuramente ammesso, e non tagliato fuori per le solite, vecchie, bieche ragioni di lottizzazione discografica. Nell'elenco degli speranzosi, figura per esempio Orietta Berti che l'anno prossimo festeggerà il trentennale della sua attività canora; e un pensierino lo fa apertamente anche Marcella, sempre fresca come SANREMO DAL NOSTRO INVIATO una rosa; pure Riccardo Fogli, febee neopadre di un bimbo di sette mesi - e appena separato dalla mogbe Viola Valentino che gli ha dedicato la canzone, «Mio marito se n'è ito» - ci ha confidato che sta preparando un disco e che spera tanto di farlo uscire per fine febbraio, se lo accetteranno in gara. Nell'elenco annunciato dei padrini, mancava ieri solo il giovane Alessandro Canino, lanciato due anni fa da «Brutta»: poveretto, è caduto dalle scale di casa, ha un trauma cranico. Forse i nostri dinosauri e mummie potranno continuare con ragione ad alimentare la loro speranza di rientro in gara. Ad un primo ascolto, ieri sera, bisogna dire che la commissione selezionatrice (sarà la stessa anche per i big), mostra una forte propensione per il classico. Abbiamo infatti sentito voci nuove potenti e classicamente impostate, come quella di Antonella Arancio in «Io per lei» e quella di Nicola Napolitano in «Ci vorrebbe il mare», mentre Francesca Schiavo, ormai famosa corista di Renzo Arbore, è sembrata un po' troppo ancorata al ruolo di comprimaria in una ritmata «Voce 'e Notte» assai arboriana; gradevole il quartetto «Cattivi Pensieri», stessa formula dei Matia Bazar con la ragazza solista, che hanno però la testa nella musica di Vasco; fra i cantautori Enrico Lisei, al pianoforte con «La febeità», sembra che faccia la parodia del cantautorame invece che esibirsi in prima persona. Un grande sbilanciamento verso le tendenze contemporanee si è verificato con la band piemontese Farinei Dia Brigna nel rap dialettale «Pumpa la musica»: ma il rap non è il linguaggio originale di questo simpatico gruppo, soprattutto cabarettistico, e lo si capiva alla prima nota. Tant'è: le giurie demoscopiche sono composte anche da quattordicenni, e bisogna pur offrire loro qualche segno di novità. Marinella Venegoni

Persone citate: Alessandro Canino, Antonella Arancio, Don Backy, Francesca Schiavo, Matia, Nicola Napolitano, Orietta Berti, Renzo Arbore, Riccardo Fogli, Viola Valentino

Luoghi citati: Sanremo